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Progetto regionale di collegamento tra il Tirreno e l'Adriatico, Stefania Pezzopane: "Tardivo e dal sapore elettoralistico"

28/04/2012

Il progetto di collegamento Tirreno Adriatico, presentato da Giorgio De Matteis e definito con enfasi “strategico” per lo sviluppo di tutta l’Italia centrale, con la città dell’Aquila con funzioni nodali, sa molto di iniziativa elettorale nello scopo e tardiva nella sostanza.
De Matteis e il suo alleato Chiodi avrebbero potuto, già da tre anni, provvedere a riqualificare e potenziare tutto il sistema delle infrastrutture del territorio aquilano.
La legge 77, quella sul terremoto, assegnava infatti 300 milioni di euro alle infrastrutture, di cui 200, dei quali solo 95 sono stati spesi, per la rete stradale, e 100 per quella ferroviaria.
In particolare, come hanno ricordato recentemente il segretario generale e il segretario provinciale Cgil Trasatti e Fontana, era previsto il progetto di potenziamento della tratta L’Aquila – Sulmona, nell’ambito del quale 35 milioni venivano destinati alla realizzazione della cosiddetta metropolitana leggera Sassa – San Gregorio, che avrebbe consentito di snellire il traffico tra la zona est e la zona ovest della città che, soprattutto dopo il sisma, presenta molte criticità. Nell’ambito di quest’ultimo progetto, che giace da tre anni nel cassetto e che presentai nell’estate del 2009, come presidente della Provincia, al capo dello Stato Napolitano, peraltro in forma più articolata, sarebbero stati eliminati 15 passaggi a livello e si sarebbero realizzati i relativi sottopassi, oltre a parcheggi di scambio e aree di sosta.
Già due anni fa abbiamo denunciato, nel corso di una conferenza stampa, lo scippo di questi fondi (ricordo, 100 milioni di euro!), che la Regione ha destinato ad altro e che in parte, su iniziativa della strettissima collaboratrice e sostenitrice di De Matteis Carla Mannetti, sono stati addirittura dirottati in altre regioni.
C’è dunque ben poco di cui vantarsi. Se Chiodi e De Matteis avessero davvero voluto potenziare le infrastrutture della provincia dell’Aquila, incentivando così industria e occupazione, comparti da sempre penalizzati proprio a causa del deficit di collegamenti, avrebbero ben potuto, da tre anni, provvedere a realizzare progetti utili e condivisi, per i quali erano state stanziate risorse che invece, come sempre, hanno preferito “dirottare” in favore di altri territori.
È inutile riempirsi la bocca di enunciati ad effetto, a una settimana dalla tornata elettorale, dopo che, per anni, quando se ne è avuta l’opportunità, avendo il ruolo istituzionale e le risorse necessari, non solo non si è fatto nulla, ma anzi si è cercato di penalizzare il territorio aquilano, emarginandolo da qualsiasi programma di sviluppo, sia esso strategico che infrastrutturale.

L’Assessore
Stefania Pezzopane

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