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Commissariamento del Comune per il piano di ricostruzione, il Sindaco scrive alle massima Autorità dello Stato

04/05/2012

Preg.mo On.le Silvio Berlusconi
Preg.mo Dott. Gianni Letta
E, P.C.: Ecc. mo Presidente della Repubblica Italiana
Prof. Giorgio Napolitano
Preg.mo Ministro degli Interni
Dott.ssa Anna Maria Cancellieri

Pregiatissimi,
Vi invio un articolo apparso oggi sulla stampa. In esso sono riportate delle dichiarazioni del Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi che io giudico di estrema, abnorme, allucinante, stravolgente gravità, che mi lasciano stupefatto ed indignato.
Il Dott. Gianni Chiodi afferma che, nel 2010, il Governo sollecitava un commissariamento del Comune dell’Aquila per la redazione del Piano di Ricostruzione della Città sottraendolo, come diversamente previsto dalla legge, al Sindaco, ovvero al Comune.
Vi prego in nome della Vostra indiscussa correttezza e lealtà di dichiarare oggi stesso se queste affermazioni corrispondano al vero e quindi se il Governo avesse effettivamente deciso un mio commissariamento.
In caso di risposta positiva, chiedo per quale motivo si procedeva ad una scelta di tale gravità che si applica solo in caso di scioglimento del Consiglio comunale per mafia. Se la proposta nasceva dal Governo, o era suggerita dal Dott. Chiodi o dal Responsabile della Struttura Tecnica di Missione Gaetano Fontana. Chiedo, inoltre, per quale motivo si intendesse commissariare solo il Comune dell’Aquila e non gli altri Comuni del cratere sismico che in quel momento, nella redazione del Piano di Ricostruzione, erano rispetto a noi più indietro, visto che il Comune dell’Aquila già da Aprile era stato il primo a procedere all’iniziale, fondamentale passaggio corrispondente alla perimetrazione di cinquanta centri storici.
Chiedo se la scelta di commissariare fosse legata alla precisa volontà del Dott. Chiodi e dell’Arch. Gaetano Fontana di procedere non con il metodo dell’indennizzo ma con quello del contributo che presupponeva, di fatto, appalti per milioni di Euro da assegnare a poche imprese italiane che di fatto si sarebbero impossessate della ricostruzione della Città, finendo così per favorire pochi e poco trasparenti interessi. Si voleva prefigurare una sorta di “grande cricca” che mettesse le mani sulla Città? Poiché ritengo che l’ipotesi di commissariamento avrebbe costituito il più grande vulnus istituzionale e democratico, invio la presente, per opportuna conoscenza, al Presidente della Repubblica ed al Ministro degli Interni.
In attesa di un gentile riscontro, invio i più cordiali saluti.
L’Aquila, lì 4 maggio 2012

IL SINDACO
Dott. Massimo Cialente

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