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Auditorium di Renzo Piano, l'assessore Di Stefano: "Una felice sintesi tra tradizione e innovazione"

29/09/2012

Non succede solo all'Aquila.
Si può dire che anche a Londra il dissenso sia il sale di ogni discussione.
Forse é per questo che persino il Principe Carlo ha definito lo Shard , il grattacielo più alto d'Europa da poco inaugurato, 'una gigantesca saliera'.
Nel corso degli anni ogni nuova aggiunta allo skyline londinese ha inizialmente generato polemiche, per poi essere vantata con orgoglio.
Lo Shard ha modificato ancora l'orizzonte di una città ferma nella tradizione, ma rifletterà, con i suoi 310 metri di vetro, il cielo più mutevole d'Europa.
A mettere la firma più in 'cima' di tutti é stato l'italiano le cui opere hanno modificato mezzo mondo: Renzo Piano.
All'Aquila, nonostante le preventive demolizioni ideologiche a cui la città è ormai abituata, sarà il parco del Castello cinquecentesco ad ospitare una delle opere dell'architetto genovese, un auditorium della musica finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e costruito con il legno pregiato della Val di Fiemme.
Tra sette giorni, lo 'Stradivari aquilano' sarà inaugurato da colui che per primo ebbe l'idea di costruire proprio qui un auditorium, armonicamente perfetto, al servizio della musica e dei suoi fruitori: il Maestro Claudio Abbado.
L'Auditorium del Parco catturerà gli sguardi di tutto il mondo e catapulterà L'Aquila fra le città che hanno saputo osare la sintesi tra tradizione ed innovazione.
Credo fortemente che gli aquilani, al di là dell'iniziale e tradizionale freddezza, supporteranno una parte identitaria della nostra città, come le associazioni musicali, nel vivere l'Auditorium e nel far rivivere il parco del Castello.
Per orchestrare una rinascita, del resto, c'é bisogno di accordare prima tutti gli strumenti.
Poi la musica è meravigliosa.

L'Assessore alla Ricostruzione
Pietro Di Stefano

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