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Incompatibilità ai sensi della "Legge Barca", il Prefetto Alecci chiede al Consiglio comunale di riunirsi per decidere sulla questione; il Presidente Benedetti: "Avevo ragione io, persi 15 giorni"

07/12/2012

A seguito dell’approvazione in Consiglio comunale, della questione pregiudiziale presentata dal consigliere Giustino Masciocco, che riteneva l'aula non competente a contestare ad un consigliere la causa di incompatibilità, il Prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci, ha provveduto, con una nota, a spiegare le ragioni per cui il Consiglio dovrà di nuovo riunirsi con la massima urgenza per deliberare in ordine alla causa di incompatibilità.
“La norma utilizzabile nel caso specifico – recita la nota del Prefetto – è l’articolo 69 del Tuel (testo unico degli Enti Locali), che si occupa di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità, anche dei consiglieri comunali. L’articolo infatti, - si legge ancora nella nota – attribuisce all’Assise Civica un vero e proprio potere-dovere, in caso di sopravvivenza di una condizione di incompatibilità a carico di un consigliere, di contestare a quest’ultimo tale situazione. Pertanto, il Consiglio comunale dichiarandosi incompetente a provvedere, non ha rispettato il precetto dell’articolo 69 e ha posto il consigliere interessato nelle condizioni di non formulare osservazioni a sostegno della eventuale tesi della insussistenza della sopravvenuta condizione di incompatibilità”.
“Avevo già dichiarato, in sede di Consiglio, – ha commentato Benedetti – la mia ferma opposizione alla pregiudiziale presentata da Masciocco. La nota del Prefetto non è che una conferma della errata interpretazione del consigliere. Sono rammaricato per aver perso 15 giorni preziosi per la discussione di tale delibera. Ad ogni modo, – ha concluso il Presidente del Consiglio – la delibera sarà riproposta al prossimo Consiglio comunale, così come indicatoci dal Prefetto”.

In allegato, la replica del Consigliere comunale Giustino Masciocco, che in Aula aveva sollevato la pregiudiziale circa la non competenza dell'Assemblea a decidere.

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