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Consiglio comunale: approvata la nomina dei Revisori dei conti, in Aula il problema occupazione

10/01/2013

Il Consiglio Comunale ha approvato la delibera relativa alla nomina del collegio dei Revisori dei Conti, per il triennio 2013-2016, nelle persone dei professionisti Antonio Bizzarri, con funzioni di presidente, Vincenzo Di Martino e Angela Palombizio con quelle di componenti.
Il Consiglio ha deliberato altresì l’approvazione del progetto, in variante al Piano regolatore generale, del centro di accoglienza “Gianfranco Sipari onlus”, che sorgerà nell’area di Pianola. In particolare, a seguito della modifica di destinazione d’uso del terreno da “Zona agricola normale” a “Zona per attrezzature socio sanitarie”, verrà realizzata una casa famiglia per persone diversamente abili di 684 metri quadri, un centro diurno per persone down di 368 metri quadri e una palestra di 869 metri quadri. Il progetto prevede la realizzazione e cessione di opere di urbanizzazione, quali parcheggi, impianti di illuminazione, rete fognaria e adeguamento della viabilità.
La Fondazione Gianfranco Sipari Onlus, che ha presentato il progetto, con sede a Pescasseroli, è nata nel 2007 ed è operativa nel territorio aquilano attraverso una collaborazione con l’Associazione italiana persone down (Aipd).
“Si tratta di un’importante risultato – ha dichiarato l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano- ai fini di dare una sede ad un’associazione che svolge un importante servizio in termini sociali e di supporto alle famiglie e che era presente sul territorio anche prima del sisma. L’importo dei lavori – ha concluso Di Stefano – è pari a circa 2 milioni di euro”.

L'Assemblea ha poi approvato la delibera all’ordine del giorno con la quale si chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dello Sviluppo Economico di impegnare il Governo a modificare l’impostazione iniziale della vertenza Micron, aprendo un tavolo di settore sulla microelettronica con diversi obiettivi.
Il primo obiettivo è quello di garantire l’attuale occupazione preservando tutti i 1623 dipendenti, a fronte dei 700 esuberi annunciati, dello stabilimento Micron di Avezzano, il secondo quello di identificare e stabilire le misure di sostegno industriale relative alle politiche dei semiconduttori e del settore della microelettrica, creando le condizioni di sostegno industriale mediante processi di riorganizzazione e sviluppo di multinazionali presenti nel nostro paese. Il terzo deve essere quello di operare affinché Micron di Avezzano o la nuova proprietà, garantiscano attraverso investimenti mirati mediante un Piano Industriale credibile e durevole nel tempo che assicuri sviluppo per l’azienda e per tutto il territorio regionale e nazionale, mantenendo l’attuale livello occupazionale. Ultimo infine l’obiettivo di dare atto che la deliberazione non comporta impegno di spesa ne diminuzione di entrata.
“L’incertezza sul futuro dello stabilimento Micron di Avezzano, – si legge in premessa nel documento – messo sul mercato dalla multinazionale americana, potrebbe sfociare in un dramma sociale dalle conseguenze inimmaginabili per la Marsica generando, nel contempo, un pericoloso arretramento del sistema paese su tecnologie innovative, i semiconduttori, di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’Italia. La multinazionale Micron, - si legge ancora in premessa – risulta la prima grande impresa della provincia dell’Aquila, la seconda d’Abruzzo, è un’azienda cardine del sistema economico regionale. Sarebbe gravissimo e devastante un ridimensionamento del numero delle maestranze, quasi la metà dell’intero sito produttivo di Avezzano, con pesantissime ripercussioni sul tessuto sociale ed economico non solo di tutta la Marsica, ma dell’intera provincia dell’aquila e della regione Abruzzo”.

“Rispetto alla crisi che da anni interessa il nostro territorio, - ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente nel suo intervento in aula durante il Consiglio comunale, che sta discutendo l’ordine del giorno relativo alla crisi del mondo del lavoro all’Aquila - abbiamo tentato in questi anni di salvaguardare il knowhow e le competenze specifiche del mondo del lavoro aquilano, tuttavia è difficile trovare una ricollocazione per i lavoratori rimasti fuori da mercato che hanno superato i 40- 45 anni di età. Per questa ragione abbiamo voluto patrimonializzare la città acquistando, grazie ai fondi della legge mancia devoluti dal Pd, il sito dell’ex polo elettronico. Abbiamo pagato 4 milioni di euro una struttura che ne valeva almeno 25. Grazie a questa iniziativa della Giunta comunale presto arriverà una nuova azienda alla quale, in cambio della cessione di un capannone nell’are a ex Italtel, abbiamo chiesto di assumere solo personale aquilano, per tutti i profili e le qualifiche funzionali, alle maestranze al management. Stiamo seguendo – ha concluso il sindaco - tutte le vertenze occupazionali che interessano il territorio, affianco delle organizzazioni sindacali, perché non si avrà una vera ricostruzione se non riusciremo a salvaguardare i posti di lavoro de nostro territorio, puntando dunque anche sui giovani e sul loro futuro”.
 

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