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Emergenza e Ricostruzione, l'Assessore Di Stefano: "Non sono paragonabili le risorse del Comune con quelle del Dipartimento di Protezione civile"

08/02/2013

E' sicuramente frutto di un equivoco il paragone fornito dal Presidente dell'Ordine degli Ingegneri, Paolo De Santis, quando, pur di addossare responsabilità al Comune dell'Aquila, mette a confronto le procedure e le risorse di cui dispongono gli Enti locali con quelle del Dipartimento di protezione Civile nel periodo dell'emergenza.
Che Bertolaso operasse in deroga ad ogni procedura e con profusione di fondi é infatti cosa nota, ma affermare che la ricostruzione si sia fermata al periodo emergenziale del 2009, lascia intendere che il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri confonda la costruzione del Piano C.A.S.E. e quella dei M.U.S.P. con la ricostruzione di una città.
Solo chi non padroneggia neanche le fasi di un disastro naturale può cadere in questo equivoco e confondere i due momenti.
Rilasciare poi queste dichiarazioni il giorno della firma del presidente Monti al decreto che norma, finalmente, la ricostruzione dei centri storici, appare ancora più strumentale.
La posizione del presidente De Santis sulla scheda parametrica elaborata dal Comune dell'Aquila non lo autorizza a sostenere che c'è stato un mancato coinvolgimento degli Ordini professionali alla sua stesura, tanto più che, nel merito, si é già espresso favorevolmente il Presidente dell'Ordine degli Architetti.
Una volta entrato in vigore il decreto, tutti quei tecnici che lamentavano progetti dei centri storici nel cassetto potranno, agevolmente, riempire la scheda parametrica e presentare gli elaborati all'Ufficio Speciale del Dott. Aielli.
Credo che la battaglia che adesso, necessariamente, debba vederci tutti uniti sia solo quella sul ripristino del contributo agevolato tramite Cassa Depositi e Prestiti. Con procedure più snelle sia di esame che di contributo, anche i residenti dei centri storici potranno vedere partire i propri cantieri.

Pietro Di Stefano
Assessore alla Ricostruzione

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