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Consiglio comunale: via libera all'ampliamento delle case da ricostruire, riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio del Centro Turistico del Gran Sasso e varata la nuova fascia di rispetto del cimitero monumentale

13/08/2013

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato la delibera di recepimento della legge 106/2011 e della legge regionale 62/2012 (che ha modificato la legge regionale 49/2012) sulla valorizzazione del patrimonio edilizio e sulla riqualificazione delle aree degradate, anche per favorire lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. A favore della delibera hanno votato 21 consiglieri, mentre 6 sono stati i contrari: Enrico Perilli (Federazione della Sinistra), Antonello Bernardi (Pd), Angelo Mancini (L’Aquila Oggi-Idv), Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila), Vincenzo Vittorini (L’Aquila che vogliamo), Vito Colonna (L’Aquila Città Aperta).
Il provvedimento consiliare prevede che il Comune riconosca una premialità del 20% della volumetria di un edificio a destinazione d’uso residenziale, oggetto di interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione, fermo restando il rispetto degli standard necessari per l’ampliamento. Tale ampliamento può riguardare anche la trasformazione dei locali accessori esistenti (cantine, rimesse, locali di sgombero) in superfici utili, nel rispetto delle norme igienico sanitarie. Per gli immobili non residenziali, l’ampliamento potrà essere del 10% della superficie lorda esistente al momento dell’entrata in vigore della legge regionale 49 del 2012. Ulteriori premialità sono previste per interventi finalizzati alla qualificazione energetica e per bonifiche di immobili in cui è presente amianto. Possibili anche le delocalizzazioni delle volumetrie in altre aree di proprietà del territorio comunale, con la medesima destinazione urbanistica, ad esclusione delle destinazioni industriali, artigianali, agricole e per verde e servizi pubblici locali. La delocalizzazione può riguardare gli interi edifici ricadenti nelle zone di ristrutturazione del capoluogo, allo scopo di riqualificare gli interventi di ricostruzione a seguito del sisma del 6 aprile 2009.
La delibera approvata dal Consiglio comunale contempla inoltre i condizioni e criteri per la modifica della sagoma del fabbricato da ricostruire, per la monetizzazione e specifica le cause di esclusione dai benefici previsti dalla normativa.
“Un provvedimento completo – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Piero Di Stefano – calibrato, nel rispetto delle leggi nazionale e regionale, sulle necessità del territorio dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Abbiamo calato le disposizioni nel nostro contesto, che ha delle inevitabili peculiarità, rimuovendo pertanto quelle cause che creavano problemi a tanti cittadini impegnati nella ricostruzione delle proprie abitazioni”.

 

RICONOSCIUTA LA LEGITTIMITA’ DEI DEBITI FUORI BILANCIO DEL CENTRO TURISTICO

L’Assemblea ha successivamente approvato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio del Centro Turistico del Gran Sasso, per un importo di poco superiore a un milione e mezzo di euro. A favore della delibera hanno votato 15 consiglieri, 3 i contrari (Giuseppe Ludovici dell’Api, Vincenzo Vittorini di L’Aquila che vogliamo e Angelo Mancini di L’Aquila Oggi-Idv) mentre si è astenuto il consigliere Ettore Di Cesare di Appello per L’Aquila.
Con il voto dell’Aula, è ora possibile dare attuazione a quanto previsto nel provvedimento, secondo il quale “Il Comune dell’Aquila, per salvaguardare il patrimonio naturalistico, turistico ed economico del Gran Sasso, soprattutto nella delicata fase di ricostruzione della città a seguito del terremoto del 6 aprile 2009, intende porre mano alla situazione debitoria del Centro Turistico”, dando seguito a una delibera del Cipe, che prevede che il consolidamento dei conti della società “è condizione essenziale affinché sia sbloccato il finanziamento di 15 milioni di euro a favore del Comune”.
La spesa relativa all’importo del debito fuori bilancio, riconosciuto oggi dal Consiglio comunale, verrà finanziata con l’avanzo di amministrazione accertato in sede di assestamento del Bilancio.
In base a un emendamento approvato dall’Aula, presentato dal consigliere Angelo Mancini e il cui testo definitivo è stato rivisto in seguito all’intervento del Sindaco Massimo Cialente, i lavoratori del Centro Turistico potranno essere trasferiti alla costituenda società per azioni che dovrà gestire il patrimonio immobiliare del Comune. I dipendenti, comunque, potranno scegliere di rimanere alle dipendenze dell’attuale azienda.
Il Consiglio è stato sospeso e riprenderà alle 14.30.


VIA LIBERA ALLA RIDEFINIZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO DEL CIMITERO, FINE DI UNA PARALISI ULTRADECENNALE

SARA' SOSPESA L'ORDINANZA CHE VIETAVA DI SOMMINISTRARE ALIMENTI AI CANI DI QUARTIERE SENZA AUTORIZZAZIONE

Alla ripresa dei lavori pomeridiani, il Consiglio comunale dell’Aquila ha preso atto all’unanimità delle sentenze di Tar e Consiglio di Stato sulle questioni relative alla fascia di rispetto del cimitero monumentale del capoluogo. Con successivo provvedimento, che ha avuto sempre il via libera all’unanimità, l’Aula ha ridefinito tali fasce di rispetto, riducendole da 200 a 100 o a 50 metri in ragione di varie esigenze e possibilità offerte dalla normativa vigente, anche in funzione delle costruzioni pubbliche già realizzate e che rispettano l’urbanizzazione complessiva della zona. Il Consiglio si è riservato di normare, con successive delibere, l’area interna alla fascia di rispetto.
Approvata inoltre la delibera per accordare la variante planimetrica al programma costruttivo per la realizzazione di alloggi a Pettino, ad opera della società Domus. Disco verde anche per il permesso per costruire in deroga per la delocalizzazione di un’azienda agricola.
Infine, il Consiglio comunale ha discusso la mozione urgente presentata da alcuni Consiglieri di maggioranza e opposizione, finalizzata a impegnare l’amministrazione comunale a ritirare l’ordinanza del 22 luglio scorso, con la quale era stato vietato ai cittadini non autorizzati di somministrare alimenti ai cani di quartiere. Tale operazione – secondo l’ordinanza – è lecita solo se effettuata dalle associazioni animaliste che si prendono cura dei randagi di quartiere, nell’interesse dei cani e della tutela del decoro della città. La mozione è stata motivata con il fatto che l’ordinanza è in contrasto con la legge quadro nazionale e la legge regionale in vigore.
In proposito, il Sindaco Massimo Cialente ha offerto la disponibilità a incontrare tutte le associazioni animaliste e l’ordine dei veterinari subito dopo Ferragosto, per studiare un percorso che porti a una nuova disposizione che abbia, alla base, una corretta e più completa regolamentazione dell’alimentazione e della gestione complessiva dei cani di quartiere. Si è inoltre dichiarato disponibile a sospendere l’ordinanza, in attesa di quell’incontro.
Il documento discusso in Aula è stato firmato da Emanuele Imprudente (L’Aquila Città Aperta), Enrico Perilli (Federazione della Sinistra), Alessandro Piccinini (Gruppo Misto), Guido Quintino Liris (Pdl) ed Enrico Verini (Futuro e Libertà), che hanno modificato la mozione nel senso indicato dal Sindaco. Il documento è stato approvato all’unanimità.

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