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Pubblica illuminazione, la Giunta approva interventi per 500mila euro

11/11/2013

La giunta comunale ha dato il via libera a interventi straordinari sulla pubblica illuminazione per complessivi 500mila euro. La delibera è stata presentata dall'assessore ai Lavori pubblici Alfredo Moroni.
"I lavori - ha dichiarato l'assessore Moroni - rientrano nel programma complessivo dell'amministrazione comunale riguardante il miglioramento e l'adeguamento delle reti elettriche e, al contempo, scaturisce dalle indicazioni emerse nel corso degli incontri con i cittadini riferiti al bilancio partecipativo. Gli interventi saranno relativi al rifacimento, all'ampliamento e all'ammodernamento dei servizi, nonché alla messa in sicurezza per adeguare le reti alle normative in vigore sull'inquinamento luminoso. Avremo quindi un miglioramento delle condizioni di sicurezza e delle prestazioni illuminotecniche, oltre che una diminuzione dei consumi. Gli impianti vetusti verranno completamente sostituiti. I lavori - ha proseguito Moroni - riguarderanno sia la città che le frazioni. In particolare effettueremo interventi in viale Don Bosco, con l'installazione di un nuovo impianto, nel quartiere di Pettino, su via Germania, via Canada e via Australia, dove verranno effettuati ampliamenti della rete, sulla via Mariana e nelle frazioni di Roio, Civita di Bagno, Aragno, San Vittorino, Onna, Paganica, Tempera e Filetto".
L'esecutivo ha anche provveduto, sempre su proposta dell'assessore Moroni, in qualità di titolare della delega ai Servizi cimiteriali, all'adeguamento alla normativa nazionale per la revisione delle tariffe cimiteriali. " Si tratta di un atto dovuto - ha spiegato Moroni - dal momento che la normativa risale al 2001 e prevede degli obblighi in tal senso per i Comuni, anche per l'incremento automatico dell'indice Istat e delle aliquote Iva. Viene stabilita una tariffa relativa all'inumazione pari a 134 euro, molto al di sotto di quanto si paga mediamente sul territorio nazionale. Saranno esentati dal pagamento coloro che rientrano nelle cosiddette "fasce deboli" e percepiscono un reddito annuo Isee pari o al di sotto di 6mila 500 euro".

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