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Chiesto all'Ater il Programma di recupero di Porta Leoni

04/12/2013

La giunta comunale, su proposta deliberativa dell’assessore alla
Ricostruzione e alla Pianificazione Pietro Di Stefano, ha richiesto
all’Ater (Azienda regionale per l’edilizia e il territorio) la
redazione di un programma di recupero urbano, da sottoporre
all’attenzione dell’Amministrazione comunale, per l’area individuata
nel Piano di ricostruzione come “Progetto unitario Porta Leoni”, in
riferimento al sub ambito nel quale sorge un edificio di proprietà
dell’Azienda. Un programma da redigere, come specificato nel testo
della deliberazione, “sulla base delle linee guida e delle principali
tematiche progettuali individuate dal Comune dell’Aquila, dalla
Soprintendenza ai Beni ambientali e Paesaggistici dell’Abruzzo,
dall’Università di Firenze e dalla stessa Ater nell’ambito di
un’attività di analisi e di studio già svolta”.
“Il programma – ha spiegato l’assessore Di Stefano – dovrà perseguire
obiettivi di ristrutturazione urbanistica e di valorizzazione del
contesto monumentale e paesaggistico. In particolare dovrà prevedere
il decremento delle volumetrie esistenti, il rinnovamento edilizio,
l’inserimento di funzioni a carattere pubblico, la riconnessione
funzionale tra il quartiere di Santa Maria di Farfa e la città e tra
questa e il Parco del Castello, nonché la riqualificazione e il
miglioramento della fruibilità degli spazi. A questo proposito – ha
proseguito Di Stefano – particolare attenzione dovrà essere riservata
alla possibilità di affaccio dalla cinta muraria. Ricordo che l’area
in questione denota una particolare complessità e presenta notevoli
potenzialità di trasformazione urbana, attraverso il miglioramento
della morfologia e della tipologia dei tessuti esistenti e la
riqualificazione degli spazi pubblici. La sua funzione strategica è
data dall’inserimento in un contesto monumentale e dalla prossimità
alle antiche mura urbiche. Il progetto unitario che richiediamo
all’Aret – ha concluso l’assessore – ha pertanto un importantissimo
potenziale ai fini costruire una nuova centralità urbana e di creare
una connessione con l’intero sistema città”.

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