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Lavori di ricostruzione post sisma terminati, ma casa ancora inabitabile; l'Assessore Pelini: "Si può rimanere in Case o Map, pagando l'affitto"

11/09/2014

“Nel caso in cui vi siano dei ritardi nella riconsegna dei lavori
per la riparazione dell'abitazione principale, o comunque l’alloggio
non sia abitabile, gli assegnatari di appartamenti Case o di Map
possono chiedere di restarvi, corrispondendo al Comune un canone di
locazione”.
Lo ricorda l’assessore all’Assistenza alla Popolazione Fabio Pelini.
“Sulla base della delibera 626, contenente nuove disposizioni in
materia di Assistenza alla Popolazione, assunta dalla giunta comunale
nel dicembre 2013 – ha proseguito Pelini – e della normativa quadro,
ossia la legge 431 del 1998,è infatti possibile, per i cittadini,
restare nell’alloggio assegnato, dietro pagamento di una quota a
titolo di locazione. Si è trattato di un’agevolazione che il Comune ha
voluto prevedere nei casi in cui, alla data presunta di fine lavori, e
in assenza di proroghe, questi ultimi non fossero terminati, oppure
laddove i cittadini siano ancora in attesa dell’allaccio delle utenze.
Circostanze rispetto alle quali né i cittadini né il Comune hanno
colpa. Per evitare, dunque, provvedimenti di revoca dell’alloggio
oppure l’applicazione della penalità di 40 euro per ogni giorno che vi
si resti indebitamente, la giunta comunale, attraverso la
deliberazione del dicembre scorso, individua un’alternativa.
Ricordo tuttavia che resta, per i cittadini, la possibilità di
rivalersi sulle ditte ritardatarie ai fini dei rimborsi delle spese
sostenute”.

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