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Vincoli comunitari al patto di stabilità, il Presidente dell'Europarlamento apre alla proposta del Sindaco Cialente

12/12/2014

Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha condiviso la
proposta del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente che, nelle settimane
scorse, aveva scritto alle massime autorità comunitarie e al Governo
italiano per porre il problema legato ai vincoli di finanza pubblica
imposti dall’Europa agli Stati membri e ai conseguenti limiti ai fondi
erogati dal Governo per ricostruire e mettere in sicurezza i territori
colpiti da calamità naturali.
“Non possiamo più continuare così. – aveva scritto il primo cittadino
- Abbiamo sottoposto a ben tre Governi nazionali il problema del
rispetto del patto di stabilità imposto dall’Europa, con il noto
limite del deficit di bilancio al 3 per cento del Pil. Un vincolo che,
come andiamo ripetendo da tempo, deve necessariamente essere derogato
per i Paesi colpiti da calamità naturali”.
“Ringrazio il presidente Schulz per la cortesissima lettera che mi ha
inviato, – ha dichiarato il sindaco Cialente – nella quale definisce
L’Aquila “una grande città dotata di un’importante Università”,
aggiungendo che la ferita inferta al patrimonio artistico e
monumentale del capoluogo d’Abruzzo rappresenta una ferita e una
perdita non solo per la nostra città, ma anche per l’Italia e per
l’Europa. Lo ringrazio soprattutto, tuttavia, - ha proseguito Cialente
– per essersi fatto latore di una notizia importante. Aver ottenuto
condivisione e approvazione per la proposta di legge, che avevo
inoltrato allo stesso Schulz e al presidente della Commissione europea
Jean-Claude Juncker, relativa alla possibilità, per i Paesi
dell’Unione colpiti da catastrofi naturali, di ottenere, ai fini della
ricostruzione e della messa in sicurezza dei territori, una deroga ai
vincoli imposti dal patto di stabilità, non conteggiando le relative
risorse nel limite del 3 per cento tra Pil e debito pubblico. Il
tutto, naturalmente, secondo modalità da concordare con l’Europa. Il
presidente Schulz mi ha infatti comunicato che auspica e ritiene
possibile, con l’adeguato sostegno di tutti gli europarlamentari
italiani e dal nostro Governo, che questa proposta venga inserita tra
le misure di maggiore flessibilità, rispetto ai vincoli di finanza
pubblica, all’esame del presidente Juncker. Un appoggio, – ha concluso
Cialente –quello del Governo italiano e dei parlamentari europei,
indispensabile affinché non venga vanificato questo risultato
storico e fondamentale per un Paese, come l’Italia, che deve misurarsi
con il difficile compito della ricostruzione post sisma, come in
Abruzzo e in Emilia, o a seguito di inondazioni, come, tanto per
restare a esempi recenti, in Liguria e Toscana, e che deve poter
investire nella messa in sicurezza del proprio territorio”.

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