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Presentazione del libro sui volontari con Carmen Lasorella, il Consigliere De Paolis: "Il Comune era presente, ingenerose e infondate le accuse della giornalista"

02/04/2015

Ci mancava anche questa, a sei anni dal sisma. Ci mancava di essere
additati, tutti, da un’autorevole giornalista come Carmen Lasorella,
di essere degli ingrati che hanno dimenticato chi ci ha fatto del
bene. Nell’imminenza dell’anniversario di una ricorrenza che ancora
strazia e ferisce e di cui ancora la città porta i segni, nell’animo e
nei monumenti, almeno questo schiaffo ce lo possiamo risparmiare. Alla
cerimonia nella sede Ance, infatti, il sottoscritto Consigliere
comunale, delegato formalmente dal Sindaco a rappresentarlo nelle
occasioni ufficiali, è intervenuto proprio a nome e per conto del
primo cittadino, impegnato in una riunione a Roma per cercare di
dipanare questioni legate all’erogazione dei finanziamenti per la
ricostruzione e consentire agli ingrati e smemorati aquilani di
rientrare nelle loro case.
Mi sono seduto al tavolo delle istituzioni insieme con l’assessore
regionale Mazzocca, ho tenuto un lungo intervento sulla ricostruzione,
entrando nel merito di questioni poste, peraltro, proprio dalla
giornalista che, oggi, lamenta l’assenza del Comune dell’Aquila. Ho
avuto parole, sentite e sincere, di ringraziamento nei confronti dei
volontari (giacché gli aquilani non dimenticano e, mi creda la signora
Lasorella, pur volendo non ci riuscirebbero). È stata consegnata una
targa di riconoscimento per suggellare un messaggio di gratitudine e
di affetto che è espressione delle istituzioni regionali e comunali.
Ho registrato, e ne sono felice, l’entusiasmo e l’affetto dei
volontari intervenuti, estremamente commossi e partecipi. Ho parlato
con loro dei problemi che ancora ci attanagliano ma anche dei primi
segnali di rinascita. Ci siamo capiti, riconosciuti, abbracciati.
Sarà perché, cara signora Lasorella, tra chi certe cose le ha vissute
in prima persona, tra chi ha condiviso certi momenti, ci si capisce
subito. Sarà che chi è stato qui da quel maledetto 6 aprile conosce le
ferite ma sa anche apprezzare i passi verso la ricostruzione, conosce
il prima e il dopo, ha visto la devastazione e può cogliere, per
questo, le luci della rinascita, seppure ancora flebili.
Più difficile, cara signora Lasorella, è farsi capire da chi viene qui
solo per le ricorrenze del 6 aprile, come quei parenti che non vedi
mai e ti trovi sulla porta a Natale mentre ti dicono: “Ti trovo bene!”
e tu magari hai avuto un anno terribile, ma che gli vai a dire.
Immagino che per una giornalista e conduttrice televisiva famosa come
lei, abituata a frequentare quelli che contano, la presenza di un
semplice consigliere comunale, ancorché delegato dal Sindaco, debba
essere sembrata davvero poca cosa, ma da qui a dire che non c’era una
rappresentanza del Comune ce ne passa. Da qui a gettare la croce su
una città intera, che di croci, mi creda, ce ne ha fin troppe, c’è di
mezzo un universo fatto di attenzione e di rispetto. Non mi dilungo a
raccontare quello che sono stati questi sei anni per la città
dell’Aquila, lei si occupa di informazione e sa come cercare le
notizie. Scoprirà che spesso a essere dimenticata è stata proprio
questa città, che la mancanza di memoria l’abbiamo subita, piuttosto
che esserne colpevoli. Per quanto, le confesso, che talvolta si è
stufi di spiegare, di ricordare, di ribadire e di sottolineare quello
che qui sanno anche le pietre che ha visto e che l’anno fatta pensare
a Beirut (anche questa l’abbiamo già sentita, abbiamo un vasto
repertorio di cose già sentite, noi aquilani). A volte, davanti a
certe situazioni, le confesso che preferirei che ci dimenticassero.
La saluto con affetto. Ci vediamo, immagino, il prossimo 6 aprile.

Il consigliere comunale (delegato dal sindaco rappresentanza alla
Municipalità)
Tonino De Paolis

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