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Istituzione Sinfonica Abruzzese, l'assessore Leone: "La Regione Abruzzo salvi questa importante struttura, bisogna valorizzare non mortificare le istituzioni culturali"; il Presidente del Consiglio comunale, Benedetti: "Subito una riunione

16/07/2015

“È davvero sconcertante la posizione della giunta regionale, che di fatto abbandona a se stessa una delle più importanti istituzioni culturali del capoluogo, senza rendersi conto che anche la cultura produce lavoro ed economia”.
Lo dichiara l’assessora alla cultura Elisabetta Leone, alla luce della mancata erogazione dei fondi all’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
“Salvare l’ISA, così come altre istituzioni che vivono un grave momento di impasse per lo stop dei contributi, è compito della Regione Abruzzo che deve valorizzare e non mortificare la cultura.
Oggi pomeriggio ci sarà una riunione tra giunta comunale e regionale. Il Comune dell’Aquila farà la sua parte e si farà portavoce della salvezza dell’ISA, sollecitando la Regione a trovare una soluzione condivisa e rapida.
Nel frattempo, a nome dell’intera giunta comunale, esprimo vicinanza e solidarietà ai lavoratori dell’ISA e alle loro famiglie”.

“Stiamo lavorando, insieme con il vice presidente Ermanno Giorgi, per la convocazione, ad horas, di un consiglio comunale straordinario sulla drammatica situazione dell’Istituzione sinfonica abruzzese, convocazione che potrebbe avere luogo già lunedì 20 luglio”.
È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti.
“Il Consiglio comunale – ha proseguito Benedetti – non può restare inerte davanti alla ventilata fine di una delle più prestigiose istituzioni culturali della città e della regione. Ci sono in ballo la perdita di un pilastro della nostra identità e della nostra economia, oltre a cinquanta posti di lavoro. L’assise civica farà sentire la sua voce. La Regione deve fare il suo dovere per scongiurare quello che sarebbe l’ennesimo colpo ad un territorio già provato. Non voglio neanche considerare – ha concluso Benedetti – l’ipotesi di un mancato rifinanziamento da parte della Regione. Altrimenti dovremo tornare a suonare la campana di palazzo per chiamare a raccolta la città”.

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