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Segretario generale, il Tribunale del riesame ha annullato la misura sospensiva dai pubblici uffici

13/11/2015

“Il Tribunale della Libertà dell’Aquila, in Camera di Consiglio, nelle
persone dei giudici Carla Ciofani (presidente), Maria Carmela Magarò
(giudice) e Mario Cervellino (giudice estensore), ha accolto la
richiesta, proposta in Appello in sede di riesame, ed ha annullato
l’ordinanza nella parte in cui applicava la misura della sospensione
dal pubblico ufficio per il segretario generale del Comune dell’Aquila
Carlo Pirozzolo”. Lo rende noto il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.
“Questo vuol dire – ha proseguito il sindaco – che, già da oggi, il
segretario generale Carlo Pirozzolo riprenderà regolarmente le proprie
funzioni. È l’ennesima riprova che bisogna avere sempre fiducia
nell’operato della Magistratura. Fiducia e rispetto che occorre avere
in ogni circostanza, anche nei confronti di chi si trova
momentaneamente indagato. Sono felice per l’uomo e per l’amico Carlo
Pirozzolo che, in questi 32 giorni, ha sofferto, circondato però
dall’affetto e dalla solidarietà di chi lo conosce come servitore
della cosa pubblica. Sono felice, soprattutto, per il Comune
dell’Aquila, che è stato pesantemente in difficoltà, in questo mese,
nonostante l’accresciuto lavoro assuntosi da ciascun dirigente, per la
mancanza di colui che è, di fatto, il nostro primo collaboratore e il
coordinatore di tutte le attività. Un mese difficile che, come ero
certo, si è concluso positivamente. Mi resta il profondo rammarico –
ha aggiunto Cialente - per il processo che molti avvoltoi hanno
condotto rispetto a quello che è un normale iter della giustizia
italiana, permettendosi di esprimere giudizi di cui, oggi, dovrebbero
vergognarsi. L’ultimo episodio ieri, quando il consigliere Ettore Di
Cesare, in conferenza stampa, si è permesso di attaccare il sindaco
come responsabile politico della nomina di Carlo Pirozzolo. Ebbene, io
sono orgoglioso di aver dato alla città un segretario generale che
reputo essere, oltre che bravo, soprattutto generoso nel suo lavoro e
onesto. Non mi aspetto certo, né chiedo, che il consigliere Di Cesare
mi chiesa scusa, e tra l’altro, delle sue scuse, non so che farmene.
Tuttavia, se Di Cesare fosse l’uomo che pretende di far credere, oggi
stesso, dovrebbe fare una telefonata di scuse a Pirozzolo. È giusto –
ha concluso il sindaco – che la Magistratura passi al setaccio ogni
passaggio della vita amministrativa del Comune e delle altre
Istituzioni ed Enti, e nell’affermare questo sono sereno, perché ho
fiducia in essa e, in particolare, in tutta la Magistratura aquilana,
che agisce con scrupolo ed equilibrio”.

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