Sezione salto blocchi

Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO

"Più Uffici per l'integrazione", proroga di un anno per l'attività degli sportelli; l'Assessore Di Giovambattista: "Dopo start up con fondi Ue, il Comune va avanti con risorse proprie"

16/12/2015

Conclusa la fase di start up del progetto “Più. Uffici per
l’integrazione”, avviata con fondi comunitari, il Comune dell’Aquila
andrà avanti con le attività almeno per un altro anno, fino a dicembre
2016, con proprie risorse di bilancio, per complessivi 20mila euro. Lo
ha stabilito la giunta comunale, accogliendo una proposta deliberativa
dell’assessore alle Politiche sociali Emanuela Di Giovambattista.
“Il progetto – ha dichiarato l’assessore Di Giovambattista – vede una
proficua sinergia tra il Comune dell’Aquila, nel ruolo di soggetto
coordinatore e capofila, e le associazioni operanti nel settore.
Grazie a questa collaborazione sono stati attivati lo sportello per
l'orientamento, a
cura dell'associazione Arci L'Aquila, e il servizio di mediazione
culturale, a cura invece dell'associazione Associazione femminile
immigrate per le pari opportunità (Afipo). I due servizi hanno
fornito assistenza, orientamento e supporto, volti al superamento di
barriere culturali e linguistiche e alla facilitazione all’accesso dei
servizi, in particolare nel campo delle politiche familiari, sanitarie
e scolastiche, rappresentando un qualificato punto di riferimento per
gli immigrati, come dimostrano i numerosi contatti. Le relazioni
conclusive delle attività di Arci e Afipo, che ringrazio per come
hanno portato avanti un lavoro impegnativo e delicato – ha proseguito
l’assessore – hanno evidenziato nella fase di start up, durata due
mesi, l'importanza e l’esigenza della prosecuzione di tali servizi sul
nostro territorio. Spesso gli enti locali non riescono a dare
seguito a progettualità attivate in via sperimentale con fondi
comunitari. Noi, invece, abbiamo voluto investire risorse per dare
continuità a servizi fondamentali ai fini dell’integrazione e del
conseguente contenimento di fenomeni di irregolarità e disagio che,
come purtroppo dimostrano le cronache, diventano generatori di
emarginazione e tensioni sociali. Per questo, dopo la proficua fase di
start up con fondi europei, abbiamo voluto investire in questo
progetto, così importante per tutta la comunità, sostenendolo nel
tempo e puntellandone gli obiettivi”.
 

Argomenti

Condividi