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"Il parto anonimo", sabato 12 marzo convegno a Palazzetto dei Nobili organizzato dall'associazione culturale "Gli amici di Rottweil"

11/03/2016
Rottweil

Sabato 12 marzo, alle ore 17.00, nel Palazzetto dei Nobili in Piazza S. Margherita a L'Aquila, si svolgerà una tavola rotonda su un argomento di essenziale importanza per circa quattrocentomila cittadini italiani: il parto anonimo, le sue implicazioni e la necessità di bilanciamento dei diritti. L'iniziaitva è curata dall'associazione culturale italo-tedesca "Gli amici di Rottweil". Secondo l'attuale normativa, infatti, è ancora impossibile, ad oggi, esercitare il diritto alla conoscenza delle proprie origini da parte dei cittadini non riconosciuti alla nascita, nonostante la Sentenza del 18 novembre 2013 della Corte Costituzionale e l'approvazione, alla Camera dei Deputati, il 18 giugno scorso, della modifica della norma, in quanto il provvedimento definitivo è fermo da giugno al Senato in attesa di discussione in Commissione Giustizia.
Conoscere le proprie origini biologiche, da parte di coloro che le ricercano, ha poco a che fare con la biologia, ma molto con il senso che attribuiscono alla vita e a se stessi. È inevitabile che i figli non riconosciuti alla nascita, che non conoscono né il nome né il volto dei loro genitori e degli antenati, si sentano mancanti di un pezzo che gli appartiene profondamente. Al di là della necessità di conoscere la propria biologia per poter prevenire e curare malattie ereditarie, essi si pongono l'interrogativo "Chi sono io?, Qual è il luogo geografico, sociale, culturale, qual è il luogo dell'anima dal quale provengo?”. E la sua voce assordante rischia di confondere il presente e di ipotecare il futuro. Perciò chiedono, concordemente alla sentenza della Corte Costituzionale n. 278 /2013, che venga loro restituito il passato. E con esso dignità e giustizia.
Nel corso della discussione sarà presentato il libro “Il parto anonimo. Profili giuridici e psico-sociali dopo la declaratoria di incostituzionalità” di Stefania Stefanelli, Emilia Rosati, Anna Arecchia, nato con l'intento di sollecitare l'esame e l'approvazione del disegno di legge fermo ancora al Senato, che porrebbe finalmente fine ad una situazione dichiarata incostituzionale.
 

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