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Giunta: sanzioni per i ritardi nella presentazione delle richieste di agibilità; sotto sorveglianza le piastre dei complessi Case inagibili

03/05/2016

La giunta comunale, accogliendo una proposta deliberativa
dell’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, ha conferito al
dirigente del settore il compito di determinare, con propria
disposizione, i parametri con cui applicare le sanzioni per le tardive
o mancate presentazioni delle istanze di agibilità urbanistica.
“Le sanzioni, in osservanza alla normativa vigente, – ha spiegato
l’assessore Di Stefano – andranno da un minimo di 77 ad un massimo di
464 euro e verranno applicate in base ai giorni effettivi che
intercorreranno tra la data di fine lavori e il deposito della domanda
finalizzata a ottenere il certificato di agibilità. Nei casi di
mancata presentazione la sanzione sarà invece determinata in
riferimento ai giorni intercorsi sempre tra la data di fine lavori e
l’accertamento d’ufficio da cui risulti l’inadempienza. Si tratta di
atto di indirizzo importante, soprattutto in una città, come la
nostra, alle prese con una gigantesca opera di ricostruzione a seguito
del sisma. In questo modo – ha concluso l’assessore – si andranno a
colpire comportamenti omissivi e si andrà a sanare un vuoto normativo
e procedurale, fornendo un ulteriore apporto, in termini di legalità,
trasparenza e controllo, sia alla vasta materia della pianificazione
urbanistica che al comparto della ricostruzione post sisma”.
Le piastre dei quartieri Case dichiarate inagibili, con ordinanza
sindacale, a causa della nota vicenda dei problemi strutturali,
verranno perimetrate, recintate e dotate di installazioni di
videosorveglianza, per garantire la pubblica incolumità e prevenire il
rischio di furti e atti vandalici ai danni degli alloggi.
Lo ha stabilito quest’oggi la giunta comunale, su proposta
deliberativa dell’assessore alla Ricostruzione pubblica Maurizio
Capri. In via prioritaria si interverrà sulle piastre degli
insediamenti di Arischia (numero 1,2,3 e 4), Sassa Nucleo industriale
(numeri 6,8 e 16) e Cese di Preturo (14, 19, 20 e 21). Il costo
complessivo degli interventi ammonterà a 183mila 453 euro.
“Come noto – ha dichiarato l’assessore Capri – 18 piastre dei
complessi Case sono state dichiarate inagibili, a seguito del crollo
di un balcone nell’insediamento di Cese di Preturo, avvenuto nel
settembre 2014, e delle successive indagini. Questi edifici, pertanto,
ancorché sgomberati, possono costituire un pericolo, proprio a causa
delle condizioni statiche, se non adeguatamente protetti e
transennati. L’evacuazione degli immobili comporta, inoltre,
l’esposizione degli stessi ad atti vandalici, furti e occupazioni
abusive, tanto che, unitamente alle forze dell’ordine, siamo già
dovuti intervenire più volte a causa di tentativi di effrazione negli
alloggi. Si è dovuto pertanto provvedere - ha concluso l’assessore –
alla programmazione di interventi di delimitazione e transennatura,
onde evitare che si creino situazioni di pericolo dovute al rischio di
cedimenti strutturali, e al contempo, attraverso un sistema di
videosorveglianza, creare un deterrente volto a evitare saccheggi
degli alloggi e atti di vandalismo, a tutela, dunque, dell’incolumità
dei cittadini e del patrimonio pubblico”.

 

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