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No al gasdotto Snam, l'assessore Moroni chiama alla mobilitazione tutta la città per il 18 ottobre davanti al Consiglio regionale

17/10/2011

“Una mobilitazione generale di tutti i rappresentanti istituzionali, dei parlamentari abruzzesi e dei cittadini per sostenere le ragioni del no al metanodotto della Snam e per caldeggiare l’approvazione di una risoluzione del consiglio regionale che dia ulteriore forza all’iniziativa”.
Con queste parole l’assessore all’Ambiente e presidente del coordinamento antigasdotto Alfredo Moroni esorta cittadini e istituzioni a mobilitarsi in occasione del consiglio regionale previsto per domani, martedì 18 ottobre, alle ore 10, a palazzo dell’Emiciclo, nell’abito del quale l’assemblea dovrà votare una risoluzione contro la realizzazione del gasdotto Snam.
“Dobbiamo far sentire in maniera forte e chiara la nostra presenza e la nostra voce - ha dichiarato Moroni - per richiamare il consiglio regionale alla sua precisa responsabilità rispetto al percorso autorizzativo di quest’opera faraonica e impattante. Un’opera - ha proseguito l’assessore - rispetto alla quale sono certi e comprovati i pericoli legati alla vulnerabilità sismica, poiché interessererà territori che presentano gradi di sismicità tra i più alti nel Paese, con centinaia e centinaia di faglie attive. L’interesse economico di pochi non può e non deve divenire prioritario rispetto alla sicurezza di tutta la collettività e la tragedia che si è consumata il 6 aprile, con le sue 309 vittime, e con i danni incalcolabili prodotti al patrimonio artistico e alla stessa economia del territorio, deve costituire una lezione e un monito che abbiamo il dovere, come amministratori e come cittadini, di non dimenticare. Il passaggio di domani e il ruolo della Regione - spiega Moroni - sono fondamentali in questo senso, poiché se il consiglio regionale voterà una risoluzione contraria all’attuale progetto della Snam, la legge obbliga a studiare un percorso alternativo. Per questa ragione - conclude l’assessore all’Ambiente - è necessario che tutti, sindaci, presidenti di Provincia e Comunità montane, parlamentari, amministratori e cittadini richiamino, con la loro presenza, al necessario senso di responsabilità nella tutela delle popolazioni”.

Allegato: comunicato 1475 17-10-11.pdf (19 kb) File con estensione pdf

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