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Indennità di polizia municipale, Benedetti: "Va ripristinato"; Leone: "Pensiamo al fondo integrativo"

07/10/2016

“Bisogna ripristinare il fondo di previdenza per il personale di
Polizia municipale che svolge servizio di pattugliamento o di
vigilanza sulle strade”.
È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti.
“L’indennità – ha proseguito Benedetti - era stata istituita, come
previsto dal Codice della strada, all’articolo 208, da una delibera di
giunta comunale, la numero 172 del 2010. Tuttavia, con un successivo
atto deliberativo del 30 agosto scorso, l’esecutivo ha conferito
indirizzo, al dirigente competente in materia, di revocare la
delibera, in quanto considerata imparziale, dal momento che
riconoscerebbe tale indennità solo per una parte del personale. In
realtà è giusto e naturale che vi sia una differenza nel trattamento
previdenziale tra chi lavora dietro una scrivania e chi svolge
servizio sulla strada, come peraltro riconosciuto anche da una
sentenza della Corte Costituzionale. Il 5 settembre scorso – ha
proseguito Benedetti – è pervenuta al Comune dell’Aquila una diffida
da parte della Cgil Funzione Pubblica, nella persona di Francesco
Marrelli, in riferimento alla deliberazione della giunta. Tale
decisione, infatti, non può essere presa unilateralmente dal Comune,
senza una trattativa sindacale. Condivido pertanto le ragioni della
Cgil in riferimento alla diffida ed esprimo la mia piena solidarietà
al Corpo di Polizia Municipale, al quale era già stata tolta,
inopinatamente, l’indennità di Polizia giudiziaria. Rilevo, infine,
come i risparmi sul personale del Comune - ha concluso Benedetti
–servano, a mio avviso, unicamente ad alimentare il fondo per le già
corpose indennità di risultato dei dirigenti dell’ente”.

“Per il personale di Polizia municipale non si deve ripristinare un
fondo previdenziale, che non è mai esistito, ma, semmai, istituire un
fondo di previdenza integrativa”.
È quanto ha dichiarato l’assessore alle Risorse Umane del Comune
dell’Aquila Betty Leone, rispondendo alle questioni sollevate dal
presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti.
“Ricordo al presidente Benedetti, il quale certamente lo sa, - ha
proseguito l’assessore – che, proprio in virtù del Codice della
Strada, i proventi che derivano dalla riscossione di multe, ove non
destinate a fondi previdenziali, vengono assegnati alla manutenzione
delle strade e al miglioramento della segnaletica. Non potrebbero mai
essere stornate, pertanto, sulle retribuzioni dei dirigenti. Per
quanto attiene il merito della questione, la diversità di funzioni,
per chi svolge servizio su strada, è già riconosciuta, in termini di
trattamento economico, dalla cosiddetta “indennità di vigilanza”. Per
tali ragioni, come ho già comunicato alle rappresentanze sindacali,
l’Amministrazione comunale sarebbe interessata, piuttosto, ad aprire
una discussione sull’estensione della previdenza integrativa a tutti i
dipendenti dell’ente, e non solo ad una categoria, tramite il fondo
previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. A tal fine – ha
concluso l’assessore – abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a
incontrare i sindacati per aprire una discussione”.

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