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No al gasdotto Snam, il Consiglio regionale d'Abruzzo vota all'unanimità una risoluzione contro l'opera. Moroni: "Un risultato importante"

18/10/2011

“L’Approvazione all’unanimità, da parte del consiglio regionale, della risoluzione che impegna a individuare un percorso alternativo per il gasdotto della Snam rispetto a quello della dorsale appenninica, costituisce un importante risultato che conferisce ulteriore forza alle ragioni del no a quest’opera impattante e rischiosa sotto il profilo sismico”.
Con queste parole l’assessore comunale all’Ambiente e presidente del coordinamento antigasdotto Alfredo Moroni ha commentato l’approvazione, da parte del consiglio regionale, della risoluzione con la quale l’assemblea impegna “il presidente della Regione Gianni Chiodi a mettere in atto tutte le necessarie iniziative istituzionali nei confronti del Governo nazionale affinché venga istituito un tavolo apposito tra tutti i soggetti interessati per l’individuazione di un tracciato del metanodotto alternativo a quello della dorsale appeninica”.
“Oggi è una giornata importante - ha proseguito Moroni - per tutti coloro che, con ogni mezzo e in tutte le sedi, hanno portato avanti le ragioni del no, giungendo fino alla Commissione Ambiente della Camera. Nell’esprimere la mia soddisfazione, e quella dell’intero coordinamento interregionale che si oppone alla realizzazione di quest’opera, desidero ringraziare i firmatari della risoluzione, vale a dire i consiglieri regionali D’Amico, Di Pangrazio e Ruffini, il consigliere Ricciuti che, come presidente della seconda commissione consiliare in Regione, ha sostenuto questa iniziativa, l’onorevole Lolli, che ha portato la vicenda all’attenzione della Camera, e tutti i sindaci e i rappresentanti dei comitati antigasdotto che anche oggi hanno rappresentato le ragioni del no al gasdotto. Per tutti noi, in ogni caso, questo risultato non costituisce un punto d’arrivo, ma un traguardo dal quale ripartire per dare nuova forza alle iniziative da mettere in campo. Abbiamo sempre sostenuto - sono ancora le parole di Moroni - che fosse pura follia realizzare un’opera di questa portata su territori ad altissimo rischio sismico e idrogeologico, attraversate da faglie attive che hanno provocato terremoti devastanti, di cui quello del 6 aprile 2009 è solo l’ultimo in ordine di tempo. Ai danni ambientali, che metterebbero in ginocchio un’economia in gran parte basata su prodotti di eccellenza, si sommerebbero quelli legati all’incolumità della popolazione. Ora il consiglio regionale, all’unanimità, ha condiviso le nostre ragioni e sostenuto in maniera insindacabile la necessità di individuare un percorso alternativo”.
“Proprio l’unanimità del voto - ha dichiarato ancora Moroni - è fortemente indicativa della volontà di tutti gli abruzzesi, già espressa attraverso una vera e propria mobilitazione delle istituzioni locali e dei comitati nati per opporsi alla realizzazione dell’opera della Snam. A breve - ha concluso Moroni - convocheremo il coordinamento antigasdotto per programmare altre iniziative e fare in modo che la stessa risoluzione venga adottata anche dalle Regioni Umbria e Marche”.

Allegato: comunicato 1480 18-10-11.pdf (20 kb) File con estensione pdf

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