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Consiglio comunale, via libera all'atto di indirizzo per gli amministratori delle società partecipate

15/02/2018

Il Consiglio comunale, riunito nell’aula consiliare “Tullio De Rubeis” della sede comunale di Villa Gioia, ha approvato (19 voti favorevoli, 11 contrari, 1 astenuto) la proposta deliberativa contenente “l’atto di indirizzo per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni, fondazioni e società”. Il documento è stato illustrato in aula dal sindaco Pierluigi Biondi. Il costo annuale per i compensi degli amministratori non potrà superare l’80 per cento di quello complessivamente sostenuto nel 2013 e il compenso lordo annuale attribuito all’amministratore unico o al consiglio di amministrazione non potrà essere superiore al 75 per cento delle indennità spettanti agli assessori comunali. In presenza di un consiglio di amministrazione tale compenso sarà ulteriormente suddiviso, attribuendo il 60 per cento al presidente e suddividendo la restante quota del 40 per cento, in parti uguali, tra i restanti membri dello stesso Cda. All’amministratore unico e al presidente del consiglio di amministrazione sarà riconosciuto un compenso fisso minimo pari al 50 per cento del complessivo previsto ed una parte variabile, pari al rimanente 50 per cento, vincolata al risultato raggiunto nell’anno di riferimento, da valutarsi in base al conseguimento degli obiettivi assegnati. Potranno essere nominati i candidati, in possesso, alternativamente, di un diploma di laurea (come da vecchio ordinamento), di una laurea specialistica o magistrale oppure di una comprovata esperienza amministrativa o con ruoli di gestione, di almeno tre anni, in enti pubblici, aziende, istituzioni, fondazioni, consorzi e società partecipate del Comune. Il sindaco assegnerà ai componenti degli organi di amministrazione un documento di programmazione, nel quale saranno indicati gli obiettivi e le responsabilità di gestione, con particolare riferimento al contenimento dei costi, all’efficacia ed efficienza, nonché alla qualità dei servizi resi. Il mancato raggiungimento di tali obiettivi può essere causa di revoca della nomina.
Via libera, con 21 voti favorevoli e 3 di astensione, anche alle “osservazioni e controdeduzioni relative alle prescrizioni per gli interventi nei centri storici del territorio comunale previste dalle Norme tecniche di attuazione”. L’atto è stato presentato dall’assessore alla Pianificazione Luigi D’Eramo. In particolare, con riferimento alle attività ammesse nelle zone residenziali, non sono previsti limiti percentuali che leghino la superficie delle nuove attività artigianali alla superficie utile complessiva per la quale si richiede il rilascio dell’autorizzazione, in quanto “ciò potrebbe scoraggiare interventi di acquisto di limitate porzioni di immobili, rendendo difficile, per un singolo artigiano, insediare nuove attività”. Con riferimento al centro storico del capoluogo, vengono consentiti cambiamenti di destinazione d’uso degli immobili attualmente destinati a residenza, in ragione del fatto che “un gran numero di edifici presenta locali ai piani terra del tutto inidonei alla residenza. Il permanere del divieto di mutamento di destinazione d’uso, pertanto, condannerebbe all’abbandono tali spazi”. Nei centri storici delle frazioni, invece, i cambiamenti di destinazione d’uso da residenziale a commerciale e artigianale sono consentiti anche per immobili “cielo-terra”. Il testo deliberativo è stato emendato, su proposta dei consiglieri Daniele Ferella (Noi con Salvini) e Paolo Romano (Il passo possibile), con la previsione, per i centri storici delle frazioni e in riferimento agli edifici realizzati dopo il 1860, oggetto di interventi di abbattimento e ricostruzione, della possibilità, per i proprietari, di scegliere il livello di miglioramento sismico e messa in sicurezza dell’immobile.
Il Consiglio ha quindi approvato (18 voti favorevoli, 10contrari) un ordine del giorno, presentato dai consiglieri Francesco De Santis (Noi con Salvini) e Luca Rocci (L’Aquila Futura), relativo al bando di assegnazione degli alloggi Case e Map, “ai fini dell’inserimento nello stesso di punteggi in favore dei nuclei monoparentali”.
Via libera, con 19 voti favorevoli, anche ad un secondo ordine del giorno, a firma dei consiglieri Roberto Santangelo, Luca Rocci (L’Aquila Futura), Ersilia Lancia (Meloni – Fratelli d’Italia) e Francesco De Santis (Noi con Salvini), per “l’intitolazione della rotonda posta all’incrocio tra la strada statale 17 e via Ugo Piccinini in ricordo degli italiani martiri delle Foibe e degli esuli istriani, giuliano dalmati”. Il documento, approvato con impegna altresì a “valutare l’opportunità di provvedere alla deposizione, nel giardino della suddetta rotonda, di un cippo commemorativo e a promuovere opere di informazione nelle scuole su tali fatti”.
Discusso un terzo ordine del giorno, a firma del consigliere Antonio Nardantonio (Partito democratico) sulla “Sicurezza stradale”. Il documento, approvato all’unanimità, “auspica la redazione di un cronoprogramma che indichi in tempi brevi l’inizio di lavori per la messa in sicurezza delle strade più pericolose del territorio comunale”.
Approvati altri due ordini del giorno, presentati, rispettivamente, dal consigliere Roberto Junior Silveri (Forza Italia), ai fini di destinare 100mila euro, nell’ambito del Bilancio comunale, “per la copertura di un bando di finanziamento a fondo perduto rivolto a nuovi progetti giovanili, alla promozione di nuove imprese e allo sviluppo del mercato del lavoro”, e dal consigliere Ferdinando Colantoni (Forza Italia), per l’installazione di bacheche da destinare all’affissione di manifesti funebri e per regolamentare e disciplinare la dislocazione dei cassoni per la raccolta di rifiuti ingombranti. Il primo documento ha ottenuto 18 voti favorevoli e 5 di astensione, il secondo 23 voti favorevoli.
I lavori del Consiglio comunale sono proseguiti con la discussione di tre mozioni. Sono state ritirate dai proponenti, per consentire ulteriori approfondimenti al testo, la prima, presentata dal consigliere Stefano Palumbo (Partito democratico), sul “il ripristino dell’alta professionalità legata al percorso amministrativo finalizzato al perfezionamento del fascicolo del fabbricato” e la seconda mozione, che vedeva, invece, come primi firmatari i consiglieri Paolo Romano ed Elia Serpetti (Il passo possibile), sulll’adozione, da parte dell’Amministrazione comunale, di un apposito regolamento sulla coprogettazione nel rapporto tra l’amministrazione comunale e gli enti del terzo settore nell’ambito delle politiche sociali. Respinto il terzo documento, presentato dalla consigliera Carla Cimoroni (L’Aquila Chiama) che chiedeva “di modificare i regolamenti comunali affinché non vengano concessi locali, spazi o suolo pubblico, né contributi o patrocini ad associazioni, gruppi, organizzazioni politiche e sociali che manifestino e professino idee e comportamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi, che si siano espressi con termini o modalità che indichino odio o intolleranza religiosa, o che si ispirino alle ideologie del fascismo o del nazismo e che contrastino pertanto con i principi sanciti dalla Costituzione italiana”.

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