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Consiglio comunale a Bruxelles, il Sindaco Cialente: "Sulla zona franca siamo stati presi in giro"

30/11/2011
Foto Bruxelles nuova

“Siamo stati presi in giro. Sulla zona franca ci si è mossi tardi, lentamente e senza motivazioni. Questa trasferta è servita a capire che solo dal 1 gennaio 2011 è stato avviato l’iter delle procedure e le integrazioni richieste dall’Ue sono arrivate solo qualche giorno fa. L’ennesima beffa ai danni degli aquilani, di cui stavolta faranno le spese migliaia di imprenditori, commercianti e lavoratori”.
Ha esordito così il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente nel suo intervento con la delegazione dei parlamentari europei, guidata dall’onorevole David Sassoli e composta da Andrea Cozzolino, vice capo delegazione del Pd, Rosario Crocetta, , Sergio Cofferati, Mario Pirillo, Silvia Costa, Patrizia Toia, Vittorio Prodi e Rita Borsellino, del Partito Democratico, Barbara Matera, Gabriele Albertini, Erminia Mazzone, del Pdl, Giuseppe Gargani, dell’Udc, Salvatore Tatarella (Fli) e Mara Bizzotto della Lega.
“La burocrazia che sta bloccando la ricostruzione, e che ha provocato un blocco totale nel 2010, facendo perdere un anno prezioso – ha proseguito Cialente nella sala conferenze del Parlamento europeo – ha prodotto anche questo incommensurabile danno all’economia e all’occupazione della città dell’Aquila. La Commissione per la concorrenza dell’Ue, che deve deliberare in merito alla zona franca, aveva espresso delle riserve e prospettato lo strumento del “de minimis” quale alternativa in grado di dare respiro alle attività produttive. Perché non è stato fatto nulla? Non si voleva raccogliere il suggerimento, peltro immediatamente attuabile poiché di competenza delle autorità italiane? Evidentemente lo si voleva tirar fuori dal cilindro in un secondo momento per poi spacciarlo per zona franca. E intanto – ha proseguito Cialente – l’economia aquilana è in ginocchio e si perdono opportunità e posti di lavoro. A questo punto dobbiamo certamente portare avanti il discorso della zona franca, che però prevede un iter complesso e lungo, e, nel contempo, intraprendere ogni azione per ottenere lo strumento del “de minimis”. Una cosa l’abbiamo capita, venendo qui e incontrando funzionari e parlamentari dell’Ue. Dobbiamo muoverci con le nostre forze, verificare tutto, perché in questo dramma troppe sono state le bugie e le omissioni ai danni e sulle spalle dei cittadini aquilani. L’Europa ci è vicina, dobbiamo istituire, così come indicato dall’onorevole Sassoli, un tavolo permanente che ci consenta di esplorare tutte le possibilità offerte dalle politiche comunitarie per la ricostruzione, non solo quella delle case e dei monumenti”.
“Stiamo lavorando – ha dichiarato l’europarlamentare Andrea Cozzolino – per far sì che una quota parte dei fondi strutturali siano destinati alle comunità, e non solo alle Regioni, così che anche la città dell’Aquila possa avere più risorse per programmare la ricostruzione. L’Europa può offrire strumenti fondamentali. Noi vi sosterremo nel procedere lungo questa strada per uscire da questa drammatica fase”.
Solidarietà è stata espressa anche dalla Lega. “La Lega è presente – ha dichiarato l’onorevole Mara Bizzotto – e pronta a sostenervi e supportarvi, perché la tragedia dell’Aquila appartiene al Paese. Io provengo e rappresento un territorio come il Veneto, e pertanto conosco la devastazione di tragedie naturali e le conseguenze in termini economici sul territorio”.
“Dobbiamo sostenere la città dell’Aquila uniti e senza distinzioni di casacche. – ha dichiarato l’onorevole Barbara Matera – In questo senso credo che potremo, uniti, aiutare la città a trovare gli strumenti giusti per ripartire”.

Allegato: comunicato 1584 30-11-11.pdf (30 kb) File con estensione pdf

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