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Agenzia Dogane e Monopoli, interrogazione parlamentare del gruppo di Fdi su declassamento dell'ufficio dell'Aquila; il sindaco Biondi: "Non accetteremo passivamente spoliazione della città"

31/07/2018

“Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione al ministro dell’Economia e delle finanze e sarà chiamato a rispondere in aula per spiegare le ragioni del declassamento, e del conseguente trasferimento delle strutture dirigenziali, dell’ufficio dogane e monopoli dell’Aquila”. Ad annunciarlo è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ringraziando l’iniziativa sottoscritta dal senatore Marco Marsilio con cui si ricorda come “con determinazione del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli è stato soppresso l'ufficio delle dogane dell'Aquila e le sue funzioni sono state trasferite in quello di Pescara, costituito come unico ufficio dirigenziale dogane e monopoli (Adm) con competenza sul territorio della regione Abruzzo; - è scritto nell’interrogazione - Il sindaco della città dell'Aquila ha, con nota del 26 luglio 2018, espresso il suo stupore e rammarico per la decisione assunta, smentendo che tale decisione possa trovare fondamento in una asserita indisponibilità di una sede da mettere a disposizione da parte della municipalità, che, al contrario, conferma tutto il suo impegno in merito; la Regione Abruzzo sarebbe l'unica in Italia a vedere il capoluogo regionale privo di tale ufficio dirigenziale”. Per tali ragioni il senatore Marsilio chiederà al titolare del Mef Giovanni Tria “se sia al corrente della situazione descritta e se condivida tale decisione; se non ritenga di dover intervenire per evitare il declassamento del capoluogo regionale; se non ritenga contraddittoria tale azione con l'impegno assunto da questo e da tutti i precedenti Governi per rilanciare l'economia e lo sviluppo della città aquilana, duramente colpita dal terremoto del 2009”. “Non accetteremo passivamente la spoliazione di importanti prerogative di un ufficio che è punto di riferimento non solo per la nostra città, ma per provincia - conclude Biondi – Attendiamo di conoscere la risposta del ministro Tria a questa interrogazione per sapere se questo governo intende penalizzare lavoratori e imprese di un territorio che con fatica sta cercando di recuperare tasselli di normalità che il terremoto ha strappato via oltre nove anni fa”.

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