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Decreto Genova, il sindaco Biondi: "Inserire provvedimenti per emergenze ancora aperte all'Aquila"; nota al premier Conte, al sottosegretario Giorgetti e ai parlamentari eletti in Abruzzo

01/10/2018

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha inviato una lettera al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, e a tutti i parlamentari eletti in Abruzzo affinché all’interno del decreto varato dall’esecutivo nazionale a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova, contenente disposizioni per fronteggiare anche altre emergenze nazionali, vengano inseriti provvedimenti per fornire risposte a questioni ancora aperte nella città dell’Aquila, a nove anni dal terremoto.
“Mi riferisco, in particolare, a quelle legate al personale assunto a tempo indeterminato a seguito di un concorso pubblico da 300 persone - in parte impiegate presso il Comune dell'Aquila, in parte presso gli Uffici territoriali per la ricostruzione del cratere - che aspetta di essere trasferito a tutti gli effetti all'interno delle piante organiche dei rispettivi enti e a quello precario frutto della normativa emergenziale. – scrive il primo cittadino - C’è, poi, la necessità che lo Stato italiano intervenga per garantire fondi necessari al riequilibrio del bilancio comunale che sconta sofferenze legate alle minori entrate e alle maggiori uscite dovute proprio all’evento sismico del 2009 e all'assegnazione delle risorse per l'assistenza tecnica e le spese obbligatorie”.
Nella missiva il sindaco ricorda anche che: “c'è la drammatica incombenza della restituzione delle tasse sospese a seguito dei tragici eventi del 6 aprile di nove anni fa, con la scadenza per la produzione della documentazione che torna inesorabilmente ad avvicinarsi dopo la proroga al 31 dicembre 2018 già concessa dall'attuale esecutivo. Senza interventi in grado di dare una risposta a imprese e professionisti, il rischio di un tracollo economico dell’intera città-territorio è reale”.
Rispetto alle coperture il sindaco Biondi sottolinea che “tutte queste misure sono senza maggiori oneri per le casse statali in quanto si tratta di partite o già inserite nei rispettivi capitoli di bilancio o da finalizzare a valere sui fondi della tabella E allegata alla legge di stabilità 2015, mentre per il personale precario si potrebbe ricorrere alle risorse della legge Madia”.
Infine il sindaco si è detto di essere a disposizione dei destinatari della nota anche attraverso una formale audizione in commissione, per fornire qualsiasi tipo di chiarimento, “con l’obiettivo – conclude - di individuare un percorso utile a garantire il processo di rinascita di una terra che sta tenacemente lottando per il recupero di una normalità, ancora distante dall’essere conquistata compiutamente”.

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