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Centri sociali anziani, effettuata la ripartizione dei fondi; l'assessore Bignotti: "Dopo 30 anni siamo vicini alla modifica dello statuto"

08/01/2019

La Giunta comunale ha approvato il piano di riparto dei contributi in favore dei Centri Sociali Anziani del Comune dell’Aquila per l’anno 2018, per un importo complessivo di oltre 33mila euro, applicando il criterio già utilizzato proficuamente per l’esercizio 2017. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Bignotti, che precisa che detto criterio prevede la ripartizione delle risorse disponibili sulla base di una quota fissa e di una variabile, modulata in proporzione al numero totale degli iscritti di ogni Centro Sociale.

“Il contributo viene erogato a seguito di istruttoria svolta dal competente ufficio comunale in relazione alle sole richieste pervenute – ha spiegato Bignotti - Nell’ambito territoriale del Comune dell’Aquila sono presenti e riconosciuti 18 Centri Sociali Anziani che organizzano numerose attività di carattere sociale anche a favore di famiglie bisognose, rappresentando luoghi di intrattenimento, di incontro e di servizio, dedicati principalmente alle persone anziane e si propongono di prevenire situazioni di isolamento ed emarginazione, attraverso la organizzazione di iniziative e di programmi che favoriscano l’aggregazione e il dialogo con le altre componenti della comunità locale”.

“Il contributo – ha proseguito Bignotti – verrà materialmente erogato a seguito di presentazione di rendiconto elle spese sostenute e, a tal proposito, i centri saranno contattati dal personale del Settore Politiche per il benessere della persona, per le precisazioni del caso”.

L’Assessore ha infine precisato che “è in fase di stesura definitiva anche la delibera per la modifica dello statuto dei Centri Sociali Anziani, approvato dalla Giunta per la prima volta nel 1989. Nell’anno appena concluso si sono svolti a tal riguardo diversi incontri, molto partecipati, con tutti i presidenti dei Centri, che ringrazio per i loro spunti di riflessione, e le modifiche che verranno apportate saranno il frutto del recepimento di molte delle loro osservazioni. Si tratta di un atto che, risolvendo alcune importati criticità sia pratiche che concettuali, darà nuovo slancio alle attività dei centri stessi, amplificandone il rapporto con il territorio, codificando alcune procedure ed implementando il ruolo sociale sussidiario da loro quotidianamente svolto”.

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