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Perdonanza, domani il Corteo storico della Bolla del Perdono

27/08/2019

Prenderà il via domani, 28 agosto, alle ore 16 il Corteo storico della Bolla del Perdono della 725esima Perdonanza celestiniana.

Il Corteo partirà da Palazzo Fibbioni e percorrerà corso Vittorio Emanuele, l’anello di piazza Duomo e si incamminerà verso corso Federico II e viale Crispi. Girerà per viale di Collemaggio e terminerà davanti alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

La parte istituzionale sarà aperta dal Gonfalone del Comune dell’Aquila, con i rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale e i dirigenti. Seguiranno il Comitato Perdonanza, le società partecipate, gli Uffici speciali della ricostruzione dell’Aquila e del cratere sismico 2009, la Regione, la Provincia, i parlamentari, i rappresentanti degli organismi giudiziari, delle forze armate e dell’ordine, di università, Gssi e Laboratori di fisica del Gran Sasso, le Province, i Comuni, le varie istituzioni presenti in città e gli ordini professionali.

A rappresentare il Governo ci sarà il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca. Sarà presente, tra gli altri, anche il Gonfalone di Roma Capitale, decorato con la medaglia d’oro al valor militare.

La parte storica del Corteo sarà introdotta dal Movimento celestiniano. Oltre quello della federazione dei Gruppi storici dell’Aquila, è prevista la partecipazione di “La Torre dell’Aquila” Celano, del gruppo storico di Antrodoco e di quello della Pro loco di Paganica, degli Uomini d’arme, che precederanno gli antichi quattro quarti della città (Santa Giunta, San Pietro, San Marciano e Santa Maria Paganica). Insieme con il sindaco Pierluigi Biondi, arriveranno infine la Dama della Bolla (Sara Luce Cruciani) e il Giovin Signore (Federico Vittorini). La prima porterà con sé l’astuccio in cui è stata custodita per secoli la Bolla del Perdono – il cui originale sarà esposto all’interno della Basilica di Collemaggio dalla sera di domani alla sera di dopodomani – mentre il Giovin Signore porterà con sé il ramo d’ulivo del Getsemani con il quale, intorno alle 18, il Cardinale Giuseppe Bertello, all’Aquila su invito dell’Arcivescovo, Cardinale Giuseppe Petrocchi, busserà per tre volte alla Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per ordinarne l’apertura. Sarà questo il momento ufficiale in cui comincerà l’indulgenza plenaria voluta dal Papa Santo Celestino V nel 1294. Il primo Giubileo della storia, che durerà fino alla sera di giovedì 29 agosto, quando il Cardinale Petrocchi chiuderà la Porta Santa.

Di seguito, la biografia del Cardinale Bertello, inviata dall’ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi dell’Aquila.

 

Il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, è nato a Foglizzo, un paesino piemontese, in provincia di Torino (Italia), il 1° ottobre 1942. 

È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1966 e incardinato ad Ivrea. 

Nel 1966 ha iniziato i suoi studi presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica e, dopo aver conseguito la licenza in teologia pastorale e il dottorato in diritto canonico, è stato chiamato al servizio diplomatico della Santa Sede il 1° febbraio 1971. I suoi primi incarichi sono stati nelle rappresentanze pontificie di Sudan, Turchia, Venezuela e nella missione permanente della Santa Sede presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra.

Nel 1987 è stato nominato capo della Delegazione di osservatori della Santa Sede alla Conferenza dei ministri degli esteri del movimento dei non-allineati a Pyongyang. È stato, così, il primo sacerdote cattolico a visitare quella minuscola comunità cristiana, rimasta insoluta, dai tempi della guerra di Corea.

Al rientro da quella importante missione, il 17 ottobre 1987 è stato nominato arcivescovo titolare di Urbisaglia, e inviato come Pro- nunzio apostolico in Ghana, nel Togo e nel Benin. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 28 novembre dello stesso anno.

Il 12 gennaio 1991 è divenuto Nunzio apostolico in Rwanda, adoperandosi in particolare per la composizione del conflitto tra le etnie hutu e tutsi, tanto da ricevere dal Governo rwandese un riconoscimento particolare per l’opera di pacificazione svolta.

Nel marzo 1995 è ritornato come Osservatore permanente della Santa Sede nuovamente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra. Tra l’altro proprio durante questo periodo ha condotto il negoziato per l’ingresso della Santa Sede, come osservatore permanente, nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (O.M.C.). Ne è stato il primo Osservatore, dal 9 agosto 1997.

Nel 2000 Giovanni Paolo II gli ha affidato la guida della rappresentanza vaticana alla decima Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (Unctad) a Bangkok e, il 27 dicembre dello stesso anno, lo ha nominato nunzio apostolico in Messico, dove il 30 luglio 2002 ha avuto l’onore di accogliere Papa Wojtyła, giunto in Messico per la quinta visita apostolica.

Benedetto XVI, l’11 gennaio 2007, lo ha richiamato per affidargli la Nunziatura apostolica in Italia e nella Repubblica di San Marino.

Il 3 settembre 2011 il Papa lo ha nominato presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato. Ha assunto tali incarichi il 1° ottobre dello stesso anno.

Il 13 aprile 2013 Papa Francesco lo ha nominato Membro del Consiglio di Cardinali per aiutarLo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana.

Per nomina pontificia ha partecipato alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (ottobre 2014) e alla XIV Assemblea Generale Ordinaria sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo (ottobre 2015).

Ha partecipato al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco.

Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 18 febbraio 2012, della Diaconia dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia.

È Membro:

delle Congregazioni: per i Vescovi; per l'Evangelizzazione dei Popoli; delle Cause dei Santi;
dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

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