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Terremoto, Stafania Pezzopane: "Bugie e speculazioni contro gli aquilani"

21/01/2012

“Il capo della protezione civile nazionale Guido Bertolaso e l’assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, ovvero quelli che avrebbero dovuto informarci e proteggerci e che invece hanno camuffato la verità, occultando le nostre preoccupazioni per svolgere consapevolmente il ruolo di complici di una tragedia annunciata. Gente per la quale non era importante ciò che stava accadendo a L’Aquila, quanto pittosto far sembrare che era tutto sotto il loro controllo. Bugie, speculazioni, e bieco cinismo sulla pelle degli aquilani.”
Così l’assessore Stefania Pezzopane commentando l’intercettazione della telefonata intercorsa tra Bertolaso e la Stati, risalente al 31 marzo 2009.
“Un’operazione mediatica. Un pericolo iniziato da mesi e scaturito poi nella tragedia del 6 aprile, ridotto ad una mera operazione mediatica. Ma ci rendiamo conto? Sembra quasi che la sottovalutazione iniziale fosse congeniale ad un disegno diabolico di promozione della grandeur del Governo del fare; d’altronde balza agli occhi la presenza dell’ing. Calvi, insieme membo tranquillizzatore della commissione grandi rischi e promotore dello strapagato progetto Case. Vorrei sapere – continua l’assessore – se al processo, quando si degnerà di comparire, Bertolaso avrà il coraggio di ripeterlo in faccia agli aquilani che la commissione grandi rischi doveva solo tranquillizzare la gente, vale a dire mentire. Un’operazione di facciata contro 309 morti.
Uno scandalo inoltre, che una commissione scientifica costituita da scienziati di fama internazionale, si sia prestata a certi giochetti ben sapendo che la realtà è un’altra.
Il Comune dell’Aquila si è costituito parte civile nel processo. – Conclude Pezzopane - Mi chiedo perchè anche alla luce di queste intercettazioni non lo facciano anche le altre Istituzioni e lo stesso Governo che dovrebbero, in questo momento, dimostrare il totale distacco da certi modi di fare ed una solidarietà sincera nei confronti delle vittime.”

Allegato: comunicato 1707 23-1-12.pdf (41 kb) File con estensione pdf

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