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Messaggio del Sindaco dell'Aquila

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INTERVENTO DEL SINDACO DELL'AQUILA, MASSIMO CIALENTE PER LA 719ESIMA EDIZIONE DELLA PERDONANZA CELESTINIANA
Il Sindaco Cialente

La Città dell’Aquila torna a celebrare il suo Giubileo annuale. Dal 23 al 29 agosto si accenderanno nuovamente le luci sulla principale manifestazione spirituale del calendario aquilano. Ad animarla, come ogni anno, saranno i valori e il messaggio che il Santo Papa Celestino V ha affidato alla Bolla del Perdono. In quel 29 agosto del 1294 il Pontefice ottuagenario, che i cardinali, riuniti da un tempo lunghissimo in conclave a Perugia, avevano scelto quale successore per il soglio di Pietro, lasciato l’eremo del Morrone, era giunto in città, accompagnato da un folto corteo che vedeva la presenza di due re, Carlo Martello e Carlo d’Angiò. Stremato dal viaggio, volle fermarsi per l’incoronazione in quella basilica di Santa Maria di Collemaggio, allora ben lontana dalle forme attuali, di cui egli stesso aveva voluto la costruzione, in seguito ad una visione della Vergine, sul colle detto di Maggio. In quest’occasione, nel lasciare le vesti dimesse dell’eremita Pietro per assumere quelle sontuose del Pontefice Celestino, emanò la Bolla del Perdono. Un atto rivoluzionario che, in un momento di vendita delle indulgenze, apriva le porte del Paradiso agli ultimi della terra, ai più poveri e ai più bisognosi, elargendo il perdono universale a quell’umanità dimenticata che aveva affollato, per anni, la strada per la grotta del suo eremitaggio. Di fatto, il primo giubileo della storia. Un dono prezioso per i fedeli, affidato alla Municipalità aquilana che, per secoli, lo ha gelosamente custodito nella Torre Civica, per tornare a esporlo alla devozione popolare “tra i vespri del 28 e i vespri del 29 agosto”. Una tradizione mai scalfita, neppure dal drammatico sisma del 6 aprile 2009. Anche dopo quella data, infatti, seppure in una città ferita al cuore, il centro storico ha visto svolgersi i momenti salienti dell’evento celestiniano. Quest’anno, proseguendo un cammino intrapreso nel 2007, abbiamo voluto, insieme con il Comitato Perdonanza, compiere un altro, importante passo, verso la restituzione della Perdonanza al significato originale. Sulla scia del rigore storico impresso al Corteo che, il giorno 28, scorta la Bolla del Perdono dalla Residenza Municipale alla basilica di Collemaggio, abbiamo voluto affidare la Bolla alla Municipalità e ai suoi rappresentanti, per ribadire il forte legame di Celestino con il popolo aquilano, cui volle elargire questo preziosissimo dono. Altra novità del Corteo è il suo passaggio davanti alla cattedrale di San Massimo, deviando dal percorso classico, per invitare le autorità ecclesiastiche, con in testa l’Arcivescovo. Purtroppo la Basilica di Collemaggio presenta con sempre maggiore evidenza le ferite del sisma e le opere di messa in sicurezza, realizzate quattro or sono, non risultano più sufficienti a garantire l’incolumità dei fedeli. Il passaggio attraverso la Porta Santa sarà dunque consentito solo per piccoli gruppi e grazie al generoso e pronto intervento del gruppo Gravina Costruzioni, che ha realizzato interventi di messa in sicurezza. La celebrazione liturgica, invece, dovrà necessariamente avvenire all’aperto, sul prato antistante. Dalla primavera tuttavia, grazie, ancora una volta, alla generosità di un donatore, in questo caso il gruppo Eni, potranno iniziare finalmente i lavori di restauro della Basilica, per riconsegnare all’Aquila e al mondo un autentico gioiello di arte e di storia che, da oltre sette secoli, parla al cuore di chi la guarda con la sua maestosa bellezza. Così superba eppure così vicina.


Massimo Cialente
Sindaco dell'Aquila