Sezione salto blocchi

Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO

"Chiodi lasci immediatamente il suo ruolo da commissario e chiuda la sua inutile struttura", intervento di Pietro Di Stefano

25/05/2012

Ora basta! Chiodi lasci immediatamente il suo posto dal Commissario per la ricostruzione. E altrettanto faccia la sua elefantiaca ed inutile struttura di missione comunque oggi si chiami. Compiano questo gesto nell’interesse della rinascita del Capoluogo e per il bene dei cittadini.
Quanto accaduto tra ieri e stamani è la dimostrazione – qualora ce ne fosse stato bisogno – della confusione che esiste nella struttura commissariale, che inevitabilmente si ripercuote sui professionisti, le imprese, la gente e sull’efficacia e la celerità delle procedure per la ricostruzione.
Dopo aver a più riprese ostacolato i percorsi predisposti dal Comune – o meglio, dai Comuni del cratere sismico -, dopo aver cercato in tutte le maniere di frenare le procedure attraverso documenti di vario genere che hanno finito per intasare una filiera già di per sé molto complessa ed eccessivamente burocratica a cui, nonostante l’OPCM 4013 del marzo 2012, ancora non vengono rinnovate le convezione per l’esame delle pratiche presentate dopo il 31/08/2011, dopo aver detto e contraddetto sui Piani di Ricostruzione, ieri e stamani si è consumato l’epilogo di un’altra vicenda sconcertante.
Ieri, con un comunicato stampa, Chiodi ha dato notizia di una sua circolare che ancorava la riedificazione degli stabili del centro storico all’approvazione del Piano di Ricostruzione, aggirando completamente, arbitrariamente e illegalmente le disposizioni dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3996. Oggi, con altro comunicato stampa, esegue una frettolosa marcia indietro e sospende l’efficacia di quella circolare inutile e confusionaria.
Siccome sono del parere che il Presidente della Regione Abruzzo non sia uno sprovveduto, sono convinto che lo stesso firmi, quasi a occhi chiusi, dei provvedimenti che costituiscono delle autentiche trappole e che, una volta che gli viene fatto notare che i medesimi comportano un danno all’opera di ricostruzione, si comporti di conseguenza. Ma, se vogliamo, questo atteggiamento è ancora più grave, perché frutto di una superficialità dello stesso Commissario e dell’incapacità di alcune persone che lavorano a fianco a lui.
Il risultato non cambia. Qualche giorno fa Chiodi aveva dichiarato che il suo ruolo di Commissario è ormai prossimo alla conclusione. Acceleri i tempi, nell’interesse di tutti. Se ne vada oggi stesso, e oggi stesso “licenzi” la triade che lo affianca e chiuda la struttura commissariale.
Il Comune dell’Aquila, da quando la ricostruzione delle case è partite, ha liquidato 1 miliardo e mezzo di euro di contributi ed evaso l’85% delle pratiche che sono state messe nella sua disponibilità, cioè quelle che hanno avuto l’assenso per la parte economica fornita da Cineas. E senza i vincoli che ha avuto, avrebbe potuto fare di più. Tale sforzo non può continuare a essere pregiudicato da chi, costantemente, oltre che ha ingranare frettolose retromarcia che alimentano lo stato confusionale di tutti, è propenso a tirare sempre il freno a mano della ricostruzione.

L’Aquila, 25 maggio 2012

Pietro Di Stefano
Consigliere comunale dell’Aquila (già Assessore alla Ricostruzione)

Argomenti

Condividi