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Riforma delle province abruzzesi, l'Assessore De Santis: "Una provocazione l'annessione di Sulmona con Pescara"

14/08/2012

Si sta sviluppando sotto l’ombrellone un dibattito sulle Province abruzzesi spesso senza razionalità politica e senza visione istituzionale, dettato solo da un vecchio municipalismo.
La scelta più oculata e utile sarebbe stata la soppressione delle Province che oggi hanno scarse competenze ed apparati elefantiaci e costosi. Non rappresentano più infatti il livello istituzionale intermedio tra la Regione e i Comuni e, nemmeno la risposta politica ha bisogno di aree omogenee.
Sono lontane dalle esigenze dei cittadini e non servono più.
Il Governo Monti nell’intento di mediare tra i due opposti, ovvero cancellare o mantenere le Province, inventa i due parametri popolazione e superficie per ridurne il numero. Così, anche in Abruzzo, è partita la corsa per ridisegnare i confini delle future Province.
All’idea di costruire la grande Pescara o di realizzare una Provincia abruzzese sulla linea adriatica, si unisce sul versante dell’Abruzzo aquilano un’altra proposta cervellotica, quella di disarticolare la Provincia aquilana aggregando Sulmona e la conca Peligna alla Provincia di Pescara.
L’Aquila, capoluogo di Regione, non può restare ferma e passiva rischiando di essere emarginata nel disegno della mappa istituzionale della Regione.
Il Comune dell’Aquila è da tempo a lavoro per realizzare la città territorio, capace di ricostruire un nuovo rapporto con Avezzano e la Marsica, con Sulmona e la Valle Peligna e con il Sangro, ma anche capace di recuperare un rapporto forte con i Comuni del Reatino e del Cicolano, sottratti nel 1927 dal fascismo.
L’idea anticipata dal sindaco Massimo Cialente, risponde ad un’esigenza sentita dalle popolazioni ed alla necessità di rimediare ad un errore storico. A tal fine, l’idea potrebbe essere perseguita da subito, affidando ad un coordinamento dei sindaci il compito di fissare tempi e modalità.
L’Abruzzo interno deve essere più unito e più forte per competere con l’Abruzzo costiero e contribuire a far crescere l’intera Regione. Una Regione unita e più equilibrata può avere l’ambizione di promuovere l’unificazione col Molise e riprendere quindi il discorso di “Centronia” con le altre Regioni dell’Italia Centrale.

L’Assessore al Turismo
Lelio De Santis
 

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