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Ricostruzione, la filiera Fintecna-Reluis-Cineas continuerà a gestire le pratiche delle richieste di contributo

10/10/2012

La Filiera continuerà ad occuparsi dell’istruttoria delle pratiche di ricostruzione dell’Aquila e dei circa 80 Comuni del cratere che al momento se ne avvalgono.
Questa la decisione che è stata presa ieri a Roma a margine di una riunione tra il Capo Dipartimento per lo Sviluppo delle economie territoriali, Aldo Mancurti, l’Assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila Pietro Di Stefano, una rappresentanza dei sindaci del cratere ed i vertici della stessa Filiera.
Previa intesa con i Comuni interessati, a breve verrà stipulata una nuova convenzione con il DiSET (Dipartimento per lo Sviluppo delle economie territoriali).
Si continuerà ad operare con il supporto di Fintecna, Cineas e Reluis fino all’effettiva costituzione ed operatività degli Uffici Speciali, cioè solo dopo l’esperimento delle procedure concorsuali, l’assunzione delle circa 300 unità a tempo indeterminato ed un ragionevole e necessario periodo di affiancamento con la Filiera stessa.
“Per evitare che la ricostruzione andasse pericolosamente incontro ad un periodo di paralisi – ha dichiarato l’Asssessore Pietro Di Stefano – ho ottenuto che fosse stilata una nuova convenzione d’intesa con i comuni interessati per una migliore sinergia e per una condivisione delle scelte da intraprendere.”
“Oltre la naturale ultimazione dell’esame delle pratiche fuori dai centri storici, sarà inserita nel testo della convenzione – ha continuato l’assessore – anche la necessaria istruttoria delle pratiche già presentate e ricadenti nei centri storici che, nelle precedenti convenzioni stipulate con il Commissario Chiodi, non erano previste. Sarà inoltre espressamente richiesto anche l’esame degli aggregati presenti fuori dai centri storici, congelati finora senza alcun motivo”
“Quando la Filiera cesserà il suo necessario compito a L’Aquila, la ricostruzione avrà finalmente nuove e più snelle procedure – ha concluso Di Stefano – che determineranno l’accelerazione che da tempo auspichiamo”.

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