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Processo per lo stupro di Pizzoli, l'assessore Pezzopane e il consigliere comunale Bernardi: "Un successo l'ammissione come parte civile del Centro Antiviolenza"

19/10/2012

L’accettazione della costituzione di parte civile, all’interno del processo per lo stupro di Pizzoli, del Centro antiviolenza costituisce una vittoria epocale.
Una struttura che si occupa di assistere e tutelare le donne e che lavora per promuovere la cultura della prevenzione, sostenendo le donne che scelgono la strada coraggiosa della denuncia, viene considerata da un tribunale parte offesa in un processo per violenza sessuale. Un segnale importante, per la città e per il Paese, che incoraggia a proseguire lungo il percorso della tutela legale, dell’incoraggiamento alla denuncia, che nella maggior parte dei casi non avviene, della promozione di azione concrete e di progetti dedicati.
Fondamentale è il ruolo delle istituzioni, che hanno il dovere di impegnarsi in maniera decisa e attraverso una pianificazione strategica e condivisa.
Come Amministrazione comunale abbiamo sempre sostenuto le attività del centro e delle altre realtà operanti nel settore e continueremo a farlo, anche in futuro, con i fondi in bilancio.
Proseguiremo, dunque, a sostenere azioni concrete di appoggio alle donne, di incentivo culturale, di scolarizzazione e inserimento lavorativo, di supporto legale, medico e psicologico e di tutela rispetto ad ogni forma di violenza. Sappiamo bene, dal momento che i dati e le statistiche quotidianamente diffuse parlano chiaro, che, per un caso che approda in tribunale, moltissimi altri rimangono confinati dentro le mura domestiche o nell’ambiente di lavoro.
Non si denuncia per paura, per la mancanza della consapevolezza rispetto ai propri diritti, per vergogna, perché prigioniere di culture familiari che si fanno complici delle violenze, ma anche perché spesso denunciare vuol dire perdere il lavoro o la casa e restare senza un reddito per mantenere se stesse e i propri figli.
Quello che intendiamo promuovere è dunque un percorso articolato, che porti allo stanziamento di risorse fisse e di progettualità consolidate, in grado di dare risposte a lungo termine.
Sosteniamo le idee di una Casa Rifugio per donne vittime di violenza e per i loro figli, oppure ad una Residenza delle Donne, strutture che diventino nido e incubatori di conoscenze, legalità, acquisizione di competenze professionali e, in definitiva, ponte verso quel futuro a cui si credeva di non avere più diritto. Per questa ragione continueremo a pretendere che i fondi attribuiti al cratere sismico dall’ex ministro Carfagna per la lotta contro la violenza sulle donne, e che il governatore Chiodi sta cercando di scipparci, con la complicità della consigliera regionale di Parità, restino al nostro territorio e vengano impiegati per questo tipo di progetti e di attività.
In futuro, inoltre, promuoveremo la costituzione del Comune dell’Aquila come parte civile in processi per violenza sulle donne.

L’Assessore alle Politiche sociali
Stefania Pezzopane

Il consigliere comunale Pd
Antonello Bernardi

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