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Area dell'ex San Salvatore, l'assessore Di Stefano: "Con l'inaugurazione del dipartimento di Scienza Umane dell'Università, la zona diventa strategica"

24/10/2012

L'Aquila si trova a doversi interrogare sulle sue prospettive future ed a seguire il passo del 'rinnovamento urbanistico' che oggi è il tema predominante delle grandi capitali europee, di realtà, dunque, ben più grandi e complesse.
Credo tuttavia che la chiave di interpretazione della città non debba essere settoriale, non debba cioè seguire una sola vocazione, ma piuttosto esaltarne le possibili.
Tra gli obiettivi della ricostruzione c' è certamente quello di mescolare sapientemente la futura vita del centro storico, che ospita eccezionalmente un patrimonio culturale, dunque turistico, addirittura sovradimensionato per la sua grandezza, con il mondo universitario, dunque culturale, e la ricerca in campo innovativo, affinché tutte queste realtà possano arricchirsi reciprocamente attraverso le relazioni che si creano dalla frequentazione di luoghi ricchi e condivisi.
Con l' inaugurazione del Dipartimento di Scienze Umane, l'area dell'ex San Salvatore risulta essere strategica.
L'idea sarebbe quella di ospitare, dove oggi sorge l'ex clinica universitaria, il Gran Sasso Science Institute, la scuola di dottorato internazionale in fisica, matematica, informatica, gestione dell'innovazione e sviluppo territoriale.
Mirabile trait d'union con i laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso, polo d'eccellenza nella ricerca e formazione, la nuova scuola di alta formazione sarebbe in grado di calamitare i migliori cervelli o, semplicemente, di farli restare in città.
Fortemente voluto dal Governo, il Gran Sasso Science Institute potrà contare, lo hanno assicurato i ministri Profumo e Barca in persona, su 36 milioni in tre anni stanziati dal decreto sulle semplificazioni: metà delle risorse saranno a valere sui fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo e l'altra su quelli sempre destinati alla Regione nel fondo per lo sviluppo e la coesione.
Nell'area oggi occupata dal corpo centrale del vecchio ospedale, sarebbe bene invece accogliere anche altri dipartimenti dell'Università dell'Aquila e realizzare, lì dove prima c'erano i locali dell'ex dispensario, alloggi per gli studenti e l'indispensabile mensa universitaria.
Ulteriori interventi saranno dovranno essere effettuati per servire il prossimo polo della cultura e della ricerca tramite un'adeguata razionalizzazione della viabilità; un sottopasso sarà realizzato tra via Castello e Viale Gran Sasso per liberare e pedonalizzare l'area della Fontana Luminosa, mentre un parcheggio interrato sotto il costone di Valle Pretara, già inserito nella redazione del Piano di Ricostruzione, farà da facile collegamento tra viale della Croce Rossa ed il centro storico.

Pietro di Stefano
Assessore alla Ricostruzione

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