Sezione salto blocchi

Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO

Minacce all'avvocato Simona Giannangeli, la solidarietà dell'Amministrazione

04/02/2013

Esprimo piena solidarietà all’avvocatessa delle donne Simona Giannangeli per l’ atto intimidatorio di cui è stata vittima.
L’ennesimo atto ignobile perpetrato nei confronti di una donna che si batte per le donne, una professionista rispettata e stimata in città, non solo come avvocato, ma come donna impegnata attivamente nel sociale e nelle problematiche di violenza sulle donne.
Un gesto intimidatorio grave ed un segno di allarme per tutta la comunità, l’ulteriore dimostrazione dell’esistenza di un’intolleranza nei confronti delle donne del tutto inaccettabile. Proprio per questo è necessario non lasciarsi sopraffare da queste azioni che anzi devono rappresentare l’occasione per moltiplicare le nostre forze.
All’avvocatessa del Centro antiviolenza va tutta la mia stima e la mia ammirazione da "donna" prima ancora che da "rappresentante politico".
Sono ovviamente a disposizione non solo per dichiarare la mia solidarietà all’avvocatessa ma anche e soprattutto per fare tutto quanto si riterrà opportuno per salvare la sua preziosa attività in difesa delle donne. A lei, come a tutte le operatrici del centro antiviolenza che da anni offrono una spalla a quelle donne che hanno deciso con forza e con coraggio di ribellarsi agli abusi e alle violenze perpetrate nei loro confronti, va tutta la mia ammirazione e vicinanza.


Stefania Pezzopane
Assessore alle Politiche Sociali

 

L’assessore Lelio De Santis ed il capogruppo dell’IDV Giuliano Di Nicola, esprimono solidarietà umana e politica all’avvoccato Simona Giannangeli per l’assurdo e provocatorio gesto di intimidazione ricevuto.
Un gesto deprecabile ed intollerabile a maggior ragione in una città già alle prese con tante difficoltà e violenze.
A questo gesto sono invitati a rispondere tutti, uomini e donne, con determinazione, fermezza e coraggio, consapevoli che ogni forma di violenza di genere non deve più appartenere ad una società civile e moderna.
 

 

Egregio Sig. Sindaco del Comune di L’Aquila,
e pc:
al Segretario comunale del PD
parlo a nome di tante donne e tanti uomini che – seppur in occasione di una scellerata minaccia – hanno espresso ammirazione, solidarietà e stima per una donna che con il suo essere, con il suo agire e con la sua comprovata e riconosciuta competenza si dimostra quale esempio inimitabile perché possa rendersi concreta l’opportunità che si offre alla nostra comunità di godere di un’assessora capace e universalmente riconosciuta.
Mi riferisco all’avvocata SIMONA GIANNANGELI, donna di “certificate” qualità, riconosciute a livello locale e nazionale, da sempre sensibile alle tematiche del sociale (senza dogane, confini e carte d’identità) ed espressione di quella parità di genere – nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze – di cui tanta politica e tanta legislazione si vezzeggiano, senza il coraggio di scelte concrete e mature nella direzione che individuano solo a parole (ma le “parole” sono femmine e i “fatti” sono dei maschi!). Mi permetto, solo perché a portata di un polpastrello anche su di un cellulare, di suggerire di inserire il suo nome su un qualsiasi motore di ricerca in internet e verificare e/o scoprire maggiori informazioni su di lei!
Che la nostra Comunità tutta possa avvalersi e approfittare della competenza di SIMONA GIANNANGELI che, a quanto pare, fa paura! Fa paura a chi ravvisa in lei, legale del Centro Antiviolenza “Melusine” dell’Aquila, l’avvocata che ha permesso e ottenuto la costituzione di parte civile – a nome e per conto di TUTTE le donne – nel processo per stupro a carico di F. Tuccia? Fa paura perché dà voce a tutte le donne ed è solo la quinta volta in 30 anni che un Centro Antiviolenza viene accolto a parte civile, perché la violenza commessa contro una donna riguarda tutte le figlie, le compagne, le sorelle, le madri, le mogli…anche nostre? Fa paura perché interroga la società civile tutta a ragionare su tutto ciò che porterebbe ad una crescita giuridica e sociale? Fa paura a chi, forse, teme che la difesa delle donne e una politica rigorosa, nel segno di una completa attuazione dell’art. 51 della Costituzione, forse vadano a ledere interessi particolari e ambiti di potere che nulla hanno a che fare con concetti quali democrazia di genere, libertà, bilancio sociale, attenzione al valore della “persona”, in senso olistico e di cittadinanza attiva e partecipata, e non solo come potenziale elettrice/elettore, consumatrice/consumatore, spettatrice/spettatore di vite da macinare…
Approfitto, pertanto, di quanto si legge sulla stampa in questi giorni, per sottolineare il sostegno – ripeto – la stima, l’apprezzamento e l’ammirazione per quanto, fino ad oggi, SIMONA GIANNANGELI abbia realizzato, in questo territorio, per le cosiddette politiche sociali e che potremmo avere l’onore di avere come ASSESSORA, sempre che l’avvocata sarà disponibile, come mi auguro vivamente, e metta il nostro Comune nelle condizioni di potersi avvalere della sua validata professionalità ed esperienza.

Dott. Antonello Bernardi
Vice capogruppo Partito Democratico
 

Argomenti

Condividi