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Candidatura dell'Aquila a Capitale europea della Cultura, il Sindaco Cialente: "La Regione non aderisce e compromette le nostre istituzioni"

25/03/2013

“La Regione Abruzzo continua a prendere in giro le più prestigiose istituzioni culturali d’Abruzzo e con particolare accanimento sulle istituzioni culturali aquilane”.
Questo il commento del sindaco Massimo Cialente sui tagli della Regione alle Istituzioni culturali.
“Dal 2009 la Regione ha effettuato tagli fino all’80 percento dei contributi – ha proseguito il sindaco - producendo ridimensionamenti delle attività, blocchi a nuova occupazione, cassa integrazione e un avvilente abbassamento della promozione culturale in Abruzzo. A L’Aquila in particolare nel post terremoto si sarebbe dovuto investire sulle istituzioni culturali, anche ai fini di accelerare un processo di ricostruzione culturale, così come ha fatto il Comune dell’Aquila e il Ministero dei Beni Culturali. La Regione matrigna continua a promettere senza far nulla, ingannando le istituzioni culturali e il buon senso degli abruzzesi. Questa estate Chiodi e De Fanis, incontrando i rappresentati delle più importanti ististuzioni culturali si erano impegnati a ripristinare almeno una quota dei finanziamenti tagliati. Un piccolo intervento quindi, almeno per non far portare i libri in tribunale e per non far licenziare i lavoratori dello spettacolo ma, nonostante le promesse e la finta legge regionale approvata a dicembre nulla è stato fatto anzi, ancor piu grave è stata la beffa di approvare una legge senza copertura finanziaria che è stata bocciata dal Governo”.
“Nel frattempo – ha continuato Cialente - continuano le promesse mancate e le istituzioni cercano invano un interlocutore. Con l’assessore comunale alla Cultura Stefania Pezzopane abbiamo sempre seguito questo percorso accidentato e ignobile di una Regione che non crede al suo futuro e alla sua cultura. Mentre noi promuoviamo la candidatura della città dell’Aquila a Capitale Europea della Cultura 2019, la Regione ci blocca, non aderendo alla candidatura e tagliando le risorse a queste istituzioni e a causa di questo comportamento rischia di impedire all’Aquila di giocarsi questa importante possibilità ma soprattutto porta queste istituzioni alla morte e all’obbligo di licenziamenti. Il Comune dell’Aquila - ha concluso il sindaco - si mobilita a fianco delle istituzioni perché certo non lascerà portare tutto allo distruzione dalla Regione”.

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