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Container dimessi dall'Ater a Valle Pretara: "Le riunioni devono essere solo istituzionali"

22/11/2013

Con una nota indirizzata ai vertici dell'Ater e all'Assessore regionale ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, il Sindaco Massimo Cialente è tornato sull'argomento riguardante la richiesta dei container dismessi di Valle Pretara. Cialente, nel declinare l'invito a partecipare a una riunione su tale materia, ha spiegato le ragioni di questo suo gesto.

 

Amministratore Unico dell'Ater
Avv. Francesca Aloisi

Assessore al LL.PP della Regione Abruzzo
Dott. Angelo Di Paolo

Direttore Generale dell'Ater di L'Aquila
Dott. Venanzio Gizzi


Gentilissimi,
seppur rammaricato di dover rinunciare al piacere di salutare l'Assessore Giuliante, i Consiglieri Regionali Giorgio De Matteis, Luca Ricciuti e le SS.VV., sono costretto, in nome di principi istituzionali e di “moralità” dell'azione politica e amministrativa, a declinare l'invito a partecipare all'odierna riunione per decidere sull'utilizzo dei container siti in Valle Pretara (ex sede ATER).
Non Massimo Cialente, ma il Sindaco dell'Aquila, a nome della municipalità, ne ha fatto richiesta per far fronte alla pressante domanda di associazioni ed istituzioni che chiedono spazi, ed alle quali il Comune dell'Aquila sta cercando di dare risposta secondo una graduatoria stilata con criteri di impatto sociale e di urgenza.
La lettera che ho inviato alle SS.VV. era tra l'altro giustificata nella richiesta, dal fatto che in questi anni, il Comune dell'Aquila si è fatto carico di tutti i problemi dell'ATER, sia quelli derivanti dai pesanti ritardi della ricostruzione, sia per le problematiche alloggiative indipendenti dal sisma, come nel caso di Via dei Verzieri. Impegno, questo, oneroso, carico di responsabilità personali per il Sindaco, volto anzitutto ad assistere decine e decine di nuclei familiari, ma anche per un senso di collaborazione istituzionale che purtroppo non vedo nell'ATER.
A riprova di quanto scrivo è che nella mia proposta parlavo di addivenire ad un comodato d'uso proprio in considerazione delle spese che il Comune sostiene per i residenti ATER abbandonati a sé stessi.
Prendo atto che così non è.
Non posso partecipare all'odierna riunione perché, di fatto, essa, priva di qualsiasi aspetto istituzionale, appare come un incontro tra i “maggiorenti locali” in una sorta di spartizione di spazi e locali.
Un incontro istituzionali sarebbe stato tra Comune dell'Aquila, Assessore ai Lavori Pubblici ed ATER.
Altre figure, seppur persone squisite, non hanno alcun senso a partire dall'Assessore alla Protezione Civile o, peggio, semplici Consiglieri Regionali.
Resto fermo nella mia richiesta di affidamento in comodato d'uso al Comune dell'Aquila di quei locali.
Se, al contrario, verranno spartiti tra esponenti locali della Regione, il Comune, in via di principio, in nome di un modo corretto di amministrare la cosa pubblica, preferisce non partecipare.
Trovo, comunque, tutto questo che sta avvenendo, frutto di una visione privatistica del Bene Pubblico, quella visione che ogni giorno fa scemare sempre di più la fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle Istituzioni.


L'Aquila, 21 novembre 2013

Massimo Cialente

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