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No al gasdotto Snam, l'Assessore Moroni: "Bene il diniego della Regione, ora lavorare a percorso alternativo; ottima anche la decisione del Tar sulla centrale biomasse di Bazzano"

13/11/2014

“È importante che il no della Regione blocchi l’iter per la
realizzazione della centrale a gas di Sulmona. Ora la parola passa al
Governo e, nel frattempo, comitati, istituzioni e comunità locali
potranno organizzarsi per promuovere soluzioni alternative”.
È quanto ha dichiarato l’assessore comunale alle Opere pubbliche, con
delega ai Parchi e alle Aree Verdi, Alfredo Moroni, che è a capo del
Coordinamento antigasdotto.
“Si tratta, tuttavia, di una vittoria a metà, – ha proseguito Moroni –
dal momento che la battaglia deve proseguire per l’individuazione di
un percorso alternativo del gasdotto, rispetto a quello proposto da
Snam. Un percorso che non tocchi territori, come quelli dell’Appennino
centrale, a fortissima sensibilità sismica e con una straordinaria
valenza ambientale, in modo da garantire la sicurezza delle comunità
locali e le loro economie, basate su turismo e valorizzazione delle
tipicità del territorio. Bisogna dunque lavorare per condividere con
il Governo un percorso diverso e meno impattante dal punto di vista
ambientale”.
“Oggi – ha dichiarato ancora Moroni – è una giornata importante anche
per un’altra, significativa vittoria, ossia quella che ha visto il Tar
riconoscere le ragioni dei cittadini rispetto alla centrale a biomasse
di Bazzano. Accogliendo il ricorso presentato dalle popolazioni di
Onna e Monticchio, infatti, il Tribunale amministrativo si allinea,
nelle motivazioni, alle posizioni espresse dal Consiglio comunale,
attraverso la votazione di un ordine del giorno. La linea politica
dell’Amministrazione comunale, del resto, è stata quella di
contrarietà rispetto alla realizzazione dell’impianto in quel sito,
alla luce delle trasformazioni urbanistiche subite dall’intera zona a
seguito del sisma. Da area industriale, infatti, si è trasformata in
zona abitativa, per via della presenza di ben tre insediamenti Case,
peraltro tra i più popolosi, contraddistinta anche da una forte
valenza commerciale e direzionale, con le sedi del Tribunale e della
Biblioteca provinciale. Impensabile la realizzazione, in questo sito,
di una centrale di quel tipo. Altro aspetto sul quale ci eravamo
soffermati, e sul quale si basano in parte le motivazioni del Tar, è
quello del percorso autorizzativo, con particolare riferimento alla
proroga per la realizzazione dell’impianto, a fronte di un tardivo
adempimento da parte della società proponente. Un risultato
importante, dunque, - ha concluso Moroni – che dà ragione agli
elementi di criticità a suo tempo espressi da cittadini e istituzioni”.

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