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Consiglio comunale, via libera alla microzonazione sismica

29/01/2015

Il Consiglio comunale, in apertura dei lavori, ha discusso due
interrogazioni, presentate dal consigliere comunale Vincenzo Vittorini
(L’Aquila che Vogliamo), riguardo, rispettivamente, lo “Sviluppo del
turismo: programmazione, stato, rendicontazione” e l’ “assegnazione di
unità abitative del progetto case ad associazioni varie”. La
discussione è proseguita con un’interrogazione, a firma del
consigliere Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila), sulle “azioni di
recupero e riqualificazione ambientale della cava ex Teges”.
L’assemblea ha quindi approvato all’unanimità la proposta deliberativa
contenente la carta delle microaree a comportamento sismico omogeneo
per le zone di Preturo e di Sassa e la richiesta di completamento
degli studi di microzonazione sismica, di livello 1, nei centri
abitati e nel territorio urbanizzato del Comune dell’Aquila. Lo
studio, che individua il grado di pericolosità sismica per porzioni di
territorio, è stato effettuato dall’Università dell’Aquila, su
incarico della stessa Regione. All’interno della legge 77 del 2009, la
cosiddetta Legge del Terremoto era previsto un fondo per la
prevenzione del rischio sismico, grazie al quale è stato avviato un
piano di microzonazione sismica dei Comuni del cratere. Una parte dei
centri abitati del territorio aquilano sono tuttavia privi di questo
tipo di studi, che erano inizialmente previsti solo per le frazioni
interessate da terremoti fino al settimo grado della scala Mercalli.
Il Consiglio comunale si è pertanto determinato nel senso di
richiedere alla Regione di prevedere le risorse per completare lo
strumento.
Via libera dell’assemblea, sempre all’unanimità, anche per una serie
di atti deliberativi di materia urbanistica, riguardanti
l’eliminazione del graficismo di “pericolosità da scarpata” dalla
cartografia, nell’ambito del progetto speciale territoriale denominato
“Colle Macchione”, e l’annullamento, in via di autotutela, di delibere
del commissario ad acta riferite alla normazione di aree a vincolo
decaduto.
La discussione in Consiglio comunale è andata avanti con la proposta
deliberativa, a firma del consigliere Vincenzo Vittorini (L’Aquila che
Vogliamo), riguardante il recupero, nell’ambito del progetto di
Ricostruzione sociale, di alcune strutture inutilizzate di proprietà
comunale. Al termine del dibattito in Aula il consigliere proponente,
di concerto con l’assessore alle Politiche sociali Emanuela Di
Giovambattista, ha accettato di ritirare la delibera e di mandare in
votazione un atto contenente le linee guida per la ricostruzione
sociale, elaborate dall’Assessorato stesso e confluite in una mozione
a firma di tutti i capigruppo di maggioranza, e la proposta di
istituzione di un tavolo tecnico per l’infrastrutturazione sociale. Il
documento, che è stato approvato all’unanimità, contiene le linee
operative per completare il percorso di ricostruzione sociale,
individuando quali principi condivisi quelli della partecipazione,
della trasparenza e della valorizzazione delle realtà associative. Il
modello di intervento prioritario per la ricomposizione del tessuto
sociale è rappresentato dal welfare di comunità, secondo un percorso
già avviato dall’Assessorato attraverso la costituzione dell’Organismo
pubblico privato denominato “Rete locale per i servizi di prossimità”,
che vede il coinvolgimento di 18 realtà associative, attraverso il
quale sono stati attuati servizi di mobilità e interventi in favore
delle famiglie. La programmazione per il futuro è incentrata sulla
promozione di azioni coprogettate con le organizzazioni del
territorio, sul perseguimento di obiettivi legati al miglioramento
della qualità della vita e sula creazione di punti di accesso diffusi
alla rete dei servizi. Nel documento si fa altresì riferimento alla
creazione di un tavolo tecnico di infrastrutturazione sociale per
categorie specifiche, quali i giovani, gli anziani e le persone
diversamente abili. “Il Tavolo – ha dichiarato l’assessore Emanuela Di
Giovambattista – sarà costituito dall’Assessorato alle Politiche
sociali, cui spetterà il coordinamento, dall’Università dell’Aquila,
dal Gran Sasso Science Insitute, da referenti tecnici del Comune
dell’Aquila e dai rappresentanti delle associazioni operanti nel
settore. Avrà il compito di redigere un documento
sull’infrastrutturazione sociale del territorio, da inserire
nell’ambito della predisposizione del Piano regolatore generale.
Ringrazio il Consiglio comunale – ha proseguito l’assessore – per il
dibattito costruttivo e di livello e per aver approvato all’unanimità
questo documento, cosa che conferisce un mandato forte da parte del
Consiglio stesso all’Assessorato, riconoscendo il lavoro già fatto e
approvando le linee guida programmatiche per il futuro. Si tratta di
un riconoscimento importante, visto che arriva dal massimo organismo
di rappresentanza e di governo della città. Un ringraziamento
particolare va al consigliere Vincenzo Vittorini per la proposta del
tavolo tecnico, di fondamentale importanza per mettere a sistema le
varie eccellenze del settore presenti nel territorio comunale e per
arrivare ad un piano di infrastrutturazione sociale da inserire nel
redigendo strumento di pianificazione urbanistica. Mi attiverò subito,
dunque, per la sua costituzione, così da arrivare in tempi rapidi alla
redazione del documento. La seduta consiliare di oggi – ha concluso
l’assessore – ha dimostrato che si può lavorare insieme nel nome
dell’interesse comune, trovando la giusta sinergia e la migliore
collaborazione”.
Il Consiglio ha quindi fornito parere favorevole rispetto al mutamento
di destinazione d’uso, e alla conseguente concessione, di un terreno,
gravato da uso civico, appartenente al demanio di Aragno e situato tra
la sede di una ditta e la strada provinciale per Collebrincioni.
Approvata, infine, la proposta deliberativa riguardante le
attribuzioni delle funzioni riferite al Servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani e le modifiche alle Norme per la gestione stessa,
ai fini dell’approvazione dello schema di convenzione dell’autorità
per la Gestione integrata dei rifiuti urbani (Agir).

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