Sezione salto blocchi

Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO

Giunta: approvato il progetto per la sistemazione dei sottoservizi del centro storico; parere contrario al metanodotto Snam

17/03/2015

La giunta comunale, su proposta deliberativa dell’assessore alla
Ricostruzione Pietro Di Stefano, ha approvato il progetto esecutivo
per il rifacimento dei sottoservizi nell’ambito del centro storico.
“Ringrazio per l’impegno e la collaborazione la società Gran Sasso
Acqua, – ha dichiarato l’assessore Di Stefano – gestore del servizio
idrico integrato nella città dell’Aquila e stazione appaltante delle
infrastrutture che, ricordo, beneficiano di finanziamenti per
complessivi 80 milioni 172mila 780 euro. Un ringraziamento particolare
al presidente Americo Di Benedetto, alla dirigente del settore
Ricostruzione, architetto Enrica De Paulis, e all’ingegner Silvio
Rotilio del Comune dell’Aquila. Questo lavoro è, infatti, scaturito
dal tavolo di coordinamento, istituito presso lo stesso Comune, allo
scopo di evidenziare e risolvere interferenze e criticità relative al
progetto. Uno degli aspetti presi in esame, a seguito
dell’assegnazione dell’appalto, ha riguardato le proposte tecniche
migliorative, che hanno indirizzato la progettazione esecutiva verso
l’utilizzo di gallerie ispezionabili su gran parte del tracciato. È
stata inoltre rilevata la necessità di effettuare spostamenti e
by-pass, sia delle linee primarie che di quelle di erogazione
secondaria, per la fornitura del servizio alle utenze già attive.
Altre questioni emerse dal tavolo hanno riguardato gli edifici agibili
e abitati ricompresi nell’area oggetto dei lavori, e quelli che
torneranno ad esserlo nel periodo di realizzazione degli interventi,
la presenza di attività commerciali e il flusso di visitatori previsto
in occasione dell’Adunata nazionale Alpini 2015, che si terrà in
maggio, nonché la gestione dei materiali di risulta. Per tale ragione
– ha proseguito Di Stefano – abbiamo contestualmente approvato, come
esecutivo, uno schema di convenzione con la società Gran Sasso Acqua,
definendo gli impegni delle in ordine alla realizzazione delle opere.
Quest’ultima prevede che, in riferimento alla operazioni di by-pass e
spostamento dei sottoservizi esistenti, esse debbano essere
preventivamente approvate dalla stazione appaltante e dalla
Soprintendenza. Il Comune provvederà a coordinare i cantieri della
ricostruzione, in maniera che gli stessi non interferiscano con
l’attuazione dell’intervento, a regolamentare le interferenze con gli
esercizi commerciali e, con specifiche ordinanze sindacali, tempi e
modalità dei cantieri. La Gran Sasso Acqua si impegna, da parte sua, a
recuperare i materiali lapidei derivanti dallo smantellamento della
copertura stradale, costituita prevalentemente da cubetti di porfido,
utilizzando per lo stoccaggio un’area di proprietà comunale situata
nei pressi della strada statale 80, in zona denominata Acqua Oria.
Tutti i materiali archeologici o di pregio, che dovessero
eventualmente essere rinvenuti nel corso delle demolizioni, spettano
in pieno diritto al Comune. Inoltre, eventuali varianti in corso
d’opera saranno predisposte a cura e spese della società Gran Sasso
Acqua e sottoposte all’approvazione del Comune. In caso di ritardo
sul cronoprogramma, infine, o di inadempienza, il Comune può
sostituirsi al soggetto attuatore”.
La giunta comunale ha poi approvato una proposta di deliberazione, da
trasmettere al Consiglio, nella quale stabilisce la non conformità del
metanodotto Sulmona – Foligno alle previsioni dello strumento
urbanistico. L’atto è stato presentato all’esecutivo dal sindaco
Massimo Cialente.
Il documento ricorda in premessa il pronunciamento dello stesso
Consiglio comunale che, con delibera dell’ottobre 2010, esprimeva la
propria contrarietà all’intervento, che attraversa il territorio
comunale, invitando contestualmente la Snam a presentare un progetto
alternativo. Il Ministero dello Sviluppo economico ha, nel frattempo,
attivato la procedura per il rilascio della relativa autorizzazione e,
il 24 febbraio scorso, in sede di conferenza dei servizi presso lo
stesso dicastero, i rappresentanti del Comune dell’Aquila hanno
evidenziato “l’elevato impatto negativo che la realizzazione del
progetto avrebbe per il territorio, per l’economia locale e per la
sicurezza dei cittadini”, dal momento che l’infrastruttura andrebbe a
intersecare le linee di faglia di Pettino e del Gran Sasso, a tagliare
numerose zone sottoposte a vincolo idrogeologico e ad attraversare le
linee perimetrali del Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga . Il
documento varato dalla giunta sottolinea, inoltre, come il tracciato
del metanodotto andrebbe a tagliare “il sagrato naturale sottostante
l’eremo in stile romanico del XIII secolo, inserito nella fascia
rocciosa tra il torrente Raiale e la parete rocciosa”, interessando
un’area caratterizzata da sentieri naturalistici e da una foresta di
pini neri.
Alla luce di tali premesse, e in vista della riunione finalizzata alla
conclusione dei lavori della conferenza dei servizi per il rilascio
dell’autorizzazione, fissata per giovedì 26 marzo nella sede del
Ministero dello sviluppo economico, l’esecutivo ha ritenuto di
esprimere il proprio parere sulla conformità urbanistica dell’opera,
trasmettendo la proposta di deliberazione al Consiglio. L’atto
contiene altresì l’autorizzazione, da parte dello stesso Consiglio,
per il sindaco o un suo delegato, a rappresentare, presso il
Ministero, cui peraltro è trasmesso per conoscenza, il parere
contrario dell’amministrazione comunale alla realizzazione del progetto.

 

Argomenti

Condividi