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Progetto Case, ordinanza di sgombero per 124 alloggi

09/11/2015

Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha firmato un’ordinanza con la
quale dispone lo sgombero di 124 alloggi distribuiti nei quartieri
Case di Cese di Preturo, Arischia e Sassa Nucleo industriale.
Il provvedimento si è reso necessario, come si legge nel testo
dell’ordinanza, per motivi di pubblica incolumità legato alla tenuta
dei balconi. Si tratta, in particolare, delle piastre 14, 20 e 21 del
quartiere Case di Cese di Preturo, delle piastre 6, 8 e 16 del
quartiere Case di Sassa Nucleo industriale e delle piastre 1, 2 e 3
del quartiere Case di Arischia.
Nel primo caso, vale a Cese di Preturo, gli sgomberi verranno
effettuati entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza sindacale,
nel secondo, Sassa nucleo industriale, entro 45 giorni dalla notifica,
nel terzo, Arischia, entro 60 giorni, sempre a far data dalla notifica.
Il documento ricorda in premessa che, a seguito del crollo del balcone
di un appartamento del quartiere Case di Cese di Preturo, in via Gian
Maria Volonté, il 2 settembre dello scorso anno, a causa delle
infiltrazioni d’acqua, con conseguente “totale marcimento della
struttura lignea del balcone”, e delle risultanze delle perizie
tecniche effettuate per verificare le condizioni statiche dei balconi
degli altri 22 edifici della medesima tipologia, si era intervenuti
con ordinanze di sgombero degli alloggi della stessa piastra (la
numero 19) e con opere di messa in sicurezza, ricordando altresì il
sequestro preventivo di tutti i balconi di tali edifici, disposto dal
Tribunale dell’Aquila.
L’ordinanza rileva quindi come, il 5 novembre scorso, il servizio di
manutenzione del Progetto Case ha rilevato che il balcone di un
alloggio, posto al secondo piano della piastra 14 del complesso di
Cese di Preturo, si sia distaccato dal muro, presentando evidenti
condizioni di rischio di crollo, circostanza che ha portato allo
sgombero dell’alloggio e all’avvio delle operazioni di rimozione del
balcone.
“Valutato – si legge ancora nel testo – che non è possibile,
attraverso il semplice controllo a vista, prevenire efficacemente il
rischio di crollo dei balconi, ma è necessario effettuare interventi
invasivi, non compatibili con la permanenza degli abitanti negli
alloggi interessati, e che, nelle more degli interventi suddetti,
sussistano condizioni pregiudizievoli per l’incolumità delle persone,
si ordina lo sgombero degli alloggi degli edifici dei progetti Case
succitati, in cui sono presenti le più alte percentuali di balconi che
presentano situazioni di rischio”.
“I nuclei familiari interessati dall’ordinanza – ha dichiarato il
sindaco Massimo Cialente – verranno trasferiti in altri alloggi
disponibili dei complessi Case, salvo i casi in cui gli assegnatari
fossero già stati raggiunti da provvedimenti di sgombero a causa di
morosità, sia in riferimento al pagamento dei canoni di locazione e
compartecipazione che a quello delle utenze”.

Per leggere il provvedimento integrale, clicca qui sotto, su "maggiori informazioni"

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