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Giunta comunale: via libera alla variante definitiva per le 'aree bianche', al parcheggio a servizio di palazzo di giustizia e agli interventi per i non autosufficienti

04/12/2015

Su proposta deliberativa dell'Assessore Pietro Di Stefano, la Giunta comunale ha trasmesso al Consiglio comunale una proposta di deliberazione riguardante le zone di cessione perequativa degli standard urbanistici, le c.d. Aree Bianche.
Il documento ricorda in premessa che il Consiglio comunale ha adottato definitivamente la variante lo scorso 23 marzo.
Attraverso questo atto deliberativo, il Consiglio sarà chiamato ad esprimersi in merito all' approvazione definitiva della variante, terzo ed ultimo passaggio dell'iter previsto dalla normativa regionale.
"Siamo ormai - ha dichiarato il Sindaco, Massimo Cialente - all'ultima curva che si apre sulla dittura d'arrivo di un ultimo voto, ormai solo tecnico, da parte del Consiglio comunale che chiude una vicenda che ha interessato 7 milioni di metri quadrati di territorio della nostra città e centinaia e centinaia di famiglie aquilane per 30 anni. Ringrazio l'Assessore Di Stefano e l'intero settore della Pianificazione per aver trovato una soluzione equa e giusta che darà la possibilità alla città di avere nuovi spazi comuni da destinare a servizi e spazi pubblci, in particolar modo nelle periferie e nelle frazioni."
Su proposta dell'Assessore Maurizio Capri, la Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione del parcheggio pubblico a raso, temporaneo, a servizio del Palazzo di Giustizia dell'Aquila. Si ricorda che il parcheggio, sorgerà su via Filomusi Guelfi, potrà accogliere oltre 100 autovetture ed occuperà un’area di circa 3.500 metri quadrati, sulla quale verranno realizzati oltre 100 posti auto. La spesa prevista la spesa è di 231.075 euro.
Sempre su proposta deliberativa dell'Assessore Maurizio Capri, la Giunta ha poi approvato il progetto definitivo per i lavori di manutenzione straordinaria della ex Scuola di Pescomaggiore, frutto di un forte ed attivo processo partecipativo.
Si ricorda, infatti, che la ex scuola verrà adibita a centro culturale ricreativo e sociale, auto gestito dalla comunità locale. Il costo complessivo del progetto, ammonta a 280mila euro.
Su proposta dell'Assessore alle Politiche Sociali, Emanuela Di Giovambattista, la Giunta comunale, nella seduta odierna, ha approvato il progetto del “Piano locale per la non autosufficienza, PLNA 2015”, finalizzato a garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali in favore delle persone non autosufficienti, per un importo di 382.071,00 euro, articolato in: 255.917 per realizzazione delle attività previste dal Piano Locale per la Non Autosufficienza 2015, e 126.154, relativamente ai 2.837.600,00 euro del fondo regionale, per la realizzazione delle attività previste a favore di persone in condizione di disabilità gravissima.
Si tratta di un atto necessario a garantire servizi importanti volti al miglioramento ed al sostegno della qualità della vita di persone non autosufficienti con una specifica quota di risorse dedicate a persone in “dipendenza vitale”.
“Sono fondi nazionali – ha dichiarato l'Assessore Di Giovambattista - che vengono destinati alla Regione, la quale, a sua volta, li destina ad enti in ambito sociale. Un meccanismo che determina sempre un ritardo dell'attribuzione dei finanziamenti agli enti d'ambito e quindi l'impossibilità per gli stessi di programmare i servizi alla persona.
Data la ristrettezza dei tempi, siamo costretti ad investire le somme in servizi di tipo indiretto che pur se ovviamente importanti e di sostegno per questa tipologia di persone non possono tuttavia sostituire i servizi alla persona.
Questa criticità, così come il breve lasso di tempo, circa 15 giorni, che viene concesso dalla Regione agli enti d'ambito per la stesura del piano che non consente una vera e propria concertazione con le associazioni sindacali ed i rappresentanti delle associazioni dei disabili, è emersa con vigore durante gli appositi incontri per la stesura del piano.
Sarebbe, pertanto, auspicabile – conclude l'Assessore Di Giovambattista - intraprendere una riflessione, visti i limiti delle determinazioni nazionali, sulla possibilità di avviare una discussione su una norma regionale che regolamenti la non autosufficienza, con un investimento economico anche da parte della regione che possa consentire agli enti d'ambito la programmazione di servizi in tempi utili, cosa necessaria se vogliamo continuare a credere nei servizi pubblici e se non vogliamo svuotarli di significato.”

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