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Eco-ristorazione, la Giunta approva il progetto per riportare a casa in sicurezza i cibi non consumati nei luoghi di ristoro

18/12/2015

La possibilità, per i clienti dei ristoranti, di portare a casa il
cibo ordinato e non consumato in modo igienico e sicuro, grazie a
vaschette biodegradabili e compostabili.
È quanto prevede il progetto Eco, frutto di un accordo di programma
tra il Comune dell’Aquila, l’Aquilana società multiservizi (Asm) e le
associazioni di categoria del comparto ristorativo.
L’iniziativa ha avuto il via libera dalla giunta comunale, che ha
accolto una proposta deliberativa dell’assessore Maurizio Capri,
titolare della delega all’Ambiente.
“Il progetto – ha spiegato l’assessore Capri – è parte di una serie di
azioni che l’Amministrazione comunale intende avviare, di concerto con
la partecipata Asm, nel biennio 2015-2017, per la riduzione dei
rifiuti organici e dello spreco alimentare. Gli esercizi di
ristorazione promuoveranno e offriranno la possibilità alla loro
clientela di portare a casa il cibo avanzato durante il pasto,
rispettando le necessarie condizioni di igiene e sicurezza.
Un’iniziativa cui il Comune garantirà, in fase di avvio, il necessario
sostegno, fornendo assistenza, pubblicizzando il percorso e
promuovendone le finalità. L’Asm si impegnerà a offrire alle
associazioni di categoria supporto tecnico, materiali informativi ed
ecovaschette. Verranno inoltre realizzate iniziative di educazione
ambientale ed eventi pubblici sul tema. Ricordo – ha concluso Capri –
che, secondo i dati della Fao, ogni anno oltre un miliardo di
tonnellate di cibo finiscono tra i rifiuti, 6 milioni e mezzo di
tonnellate solo nel nostro Paese. Un progetto, dunque, quello che
verrà avviato all’Aquila in fase sperimentale, che pone la nostra
città e il nostro Comune in prima fila nella lotta allo spreco
alimentare e alla riduzione dei rifiuti organici”.
“In futuro – ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente – il progetto
potrebbe essere esteso, comprendendo la possibilità di destinare gli
alimenti non consumati alle persone in difficoltà. Un’iniziativa che,
in alcune città italiane, già vede molti ristoranti lasciare, sempre
all’interno di contenitori idonei, gli avanzi di cibo a disposizione
delle persone indigenti. Un’estensione del progetto che potrebbe
vedere il coinvolgimento delle associazioni operanti nel campo
dell’assistenza e dell’aiuto ai bisognosi e che mi piacerebbe
concretizzare a breve”.

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