Sezione salto blocchi

Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO

Strage di Onna, sabato 11 giugno la commemorazione

09/06/2016

Sabato 11 giugno, in occasione della 72esima ricorrenza della strage
di Onna, il Comune dell’Aquila, in collaborazione con la Pro Loco di
Onna, Onna Onlus e l’istituto Abruzzese di Storia della Resistenza e
dell’Italia Contemporanea, ha predisposto le iniziative volte a
commemorare le vittime dell’eccidio.
Alle 16.30, nella chiesa di San Pietro Apostolo, avrà luogo la messa
in suffragio e, alle 17.30, la deposizione delle Corone.
Alle 17.45, a Casa Onna, si terrà il convegno “Storia e Memoria”,
nell’ambito del quale verranno presentati i due volumi: “Memoria
Natura” e “L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia
1943-1945”. Interverranno il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e
l’assessore alla Cultura Betty Leone.
Il primo volume riporta le indicazioni e le cartine dei percorsi che
fanno riferimento alle stragi di Onna e di Filetto, soffermandosi sui
sentieri della zona. “L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in
Italia 1943-1945” è un testo nato nell’ambito di un’idea progettuale
promossa dal Governo della Repubblica Federale Tedesca sin dal 2009,
che ha portato all’istituzione, presso il Ministero Federale degli
Affari Esteri, di un “Fondo italo – tedesco per il futuro”. Fra le
varie iniziative ad esso correlate ha avuto un ruolo di primo piano
proprio quella confluita nella pubblicazione, a cura dell’Istituto
Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e
dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che ha portato alla
definizione di un quadro completo degli episodi di violenza contro la
popolazione civile commessi dalle truppe nazifasciste tra il 1943 e il
1945. Una ricerca complessa, alla quale hanno collaborato oltre cento
ricercatori, grazie alla quale sono stati censiti più di cinquemila
episodi, inseriti in una banca dati, per ognuno dei quali sono state
accuratamente ricostruite le dinamiche degli eventi, iscritti nello
specifico contesto geografico e nelle diverse fasi del conflitto, e
accertata l’identità delle vittime e degli esecutori, laddove
possibile. L’Abruzzo, con un totale di 359 casi censiti, la maggior
parte dei quali erano rimasti ancora sconosciuti, per un totale di 903
vittime, è risultata una delle regioni italiane che ha pagato il
prezzo più alto, dopo la Toscana, l’Emilia Romagna e la Campania. I
lavori saranno coordinati dal professor David Adacher (Istituto
Abruzzese di Storia della Resistenza). Parteciperà la Corale Cai
L’Aquila, diretta dal maestro Giulio Gianfelice.

Argomenti

Condividi