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Emergenza sisma: definite le modalità per chiedere sopralluoghi per gli edifici del territorio comunale dell'Aquila

20/01/2017

Sono state ulteriormente definite e precisate stamani le modalità per chiedere i sopralluoghi delle abitazioni private, in seguito al sisma dell’altro ieri nella zona di Montereale. Le metodologie sono state condivise nel corso di una riunione che si è svolta nella sede comunale di via Ulisse Nurzia, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco Massimo Cialente, il comandante dei Vigili del Fuoco della provincia dell’Aquila, Ennio Aquilino, assessori e dirigenti comunali ed esponenti degli stessi Vigili del Fuoco e della Protezione civile regionale.
Le richieste ai Vigili del Fuoco vanno effettuate, chiamando il 115, solo per evidenti rischi di pubblica incolumità e indifferibili esigenze di soccorso tecnico urgente.
Per quanto riguarda le case classificate A dopo il sisma del 6 aprile 2009, non oggetto di interventi di riparazione o ricostruzione, i proprietari che evidenzino danni che potrebbero pregiudicare l’agibilità in seguito alle scosse dell’altro ieri possono chiedere una verifica di agibilità preliminare al Comune inviando al Centro Operativo Comunale (Coc), all’indirizzo coc@comune.laquila.it , il modulo reperibile sul sito internet del Comune dell’Aquila, www.comune.laquila.it, nella sezione modulistica dell’area Amministrazione trasparente, raggiungibile cliccando qui sotto su "maggiori informazioni". A tale scopo sono state organizzate apposite squadre di tecnici comunali. Le domande possono essere inviate entro il 31 gennaio.
“La riorganizzazione di queste modalità – ha dichiarato il Sindaco Massimo Cialente – si è resa necessaria perché già da ieri molte richieste di sopralluogo, un centinaio, erano pervenute ai Vigili del Fuoco. Ribadisco che queste operazioni sono state attivate per garantire la sicurezza della gente, e solo in caso di conclamata inagibilità dell’abitazione si valuterà l’assegnazione dell’alloggio emergenziale”.
“Per quanto riguarda le case che, dopo il terremoto del 2009, vennero classificate con esito di agibilità B, C ed E, che sono state riparate o ricostruite e che hanno riportato dei danni dopo il sisma di mercoledì – ha proseguito il Sindaco Cialente - valgono le regole già illustrate ieri. I proprietari devono far riferimento prioritariamente ai progettisti e alle ditte di fiducia che hanno progettato ed eseguito gli interventi di riparazione o ricostruzione dell’edificio per la verifica e l’attestazione dell’eventuale inagibilità, almeno finché durerà lo sciame sismico e la DICOMAC della Protezione civile non avrà definito altro tipo di procedure”.
“In seguito a tutti questi sopralluoghi – ha concluso Cialente – se dovessero emergere delle oggettive e acclarate inagibilità, il Comune provvederà ad attivare il procedimento di assegnazione di alloggi Case o Map. In ogni caso, come già affermato ieri, l’esito di queste verifiche non consentirà l’accesso a contributi per il risarcimento dei danni”.

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