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Centro Turistico del Gran Sasso, il sindaco Biondi replica alla Cgil: "Attacco politico e fuori luogo"

09/12/2017

“Un attacco di tipo politico, oltraggioso e fuori luogo”. Così il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, definisce le dichiarazioni del segretario Filt-Cgil, Domenico Fontana, riferite alla situazione del Centro turistico del Gran Sasso e dei suoi dipendenti.
“Il segretario Fontana dovrebbe ben sapere qual è lo stato dell'azienda che abbiamo rilevato sin al nostro insediamento: in poche settimane abbiamo riscontrato mancati pagamenti ai fornitori, ammanchi, disorganizzazione, fondi Cipe utilizzati per pagare le spese correnti, utilizzo improprio del bancomat aziendale e si è fatto di tutto per far partire i lavori della seggiovia Fontari. Situazioni che non si risolvono in due o tre mesi e su cui, probabilmente, lo stesso Fontnana avrebbe dovuto e potuto vigilare in passato ma evidentemente era distratto da altre questioni” dichiara il sindaco.
“Ciò che il rappresentante della Cgil non dice, invece,è che stiamo lavorando per rilanciare, e non solamente salvare, la montagna e il Ctgs, con azioni concrete - sottolinea il primo cittadino – A partire dalla revisione del Sic, passando per le azioni messe in campo per ottenere finanziamenti adeguati per un piano di sviluppo serio (e non per quello fumoso e inattuabile di Invitalia) del Gran Sasso, fino all'affidamento dell'hotel Cristallo e alla richiesta alla ditta aggiudicatrice di procedere a tappe forzate per cercare di riaprire gli impianti per Natale”.
“Tutto in silenzio – aggiunge il sindaco – senza clamori, né passerelle o luci della ribalta, come quelle che Fontana ha ricercato con il suo intervento, senza le quali l'alternativa sarebbe stata portare i libri in tribunale per la messa in liquidazione del Centro turistico del Gran Sasso.”. “A chi si lamenta – conclude il primo cittadino – per stipendi che probabilmente arriveranno con qualche giorno di ritardo per i ben noti problemi di liquidità ricordo che in città ci sono decine di lavoratori che il Natale rischiano di passarlo da disoccupati”.

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