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Progetto "Comunicare per proteggere" - Comunicazione integrata di protezione Civile. Affidata ad una giovane start up aquilana la realizzazione della piattaforma integrata di comunicazione.

28/05/2019

Affidata alla Cleverbit Srl, giovane start up aquilana, la realizzazione di una piattaforma integrata di comunicazione di Protezione Civile nell’ambito del progetto “Comunicare per proteggere” - lo rende noto l’Assessore con delega alla Protezione Civile Fabrizio Taranta
Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma di comunicazione, costituita da un centro di controllo web e da un’applicazione per dispositivi mobili Android e iOS, comprensiva della gestione ed assistenza triennale e di un pacchetto di formazione per l’utilizzo da parte degli operatori del settore; il sistema sarà espandibile, scalabile e multiutente, per permettere una comunicazione immediata ed efficiente nelle fasi di prevenzione, emergenza e post-evento.

Il progetto nel suo complesso (approvato con Deliberazione G.C. n. 72 del 12/03/2018, per cui il Comune dell’Aquila ha ottenuto un finanziamento di 90.091,78 euro, nell'ambito del POR FSE Abruzzo 2014/2020)  prevede la revisione, in chiave tecnologica, dell'attuale rete di comunicazione del sistema di protezione civile: oltre la piattaforma web è prevista anche l'installazione di tre totem fissi nelle aree di accesso al centro storico che rappresenteranno dei punti di informazione costantemente aggiornati in remoto, a servizio della cittadinanza e degli stakeholder per la fruizione delle aree del centro stesso, unitamente a dispositivi con ‘tecnologia beacon’ che saranno installati in aree di particolare interesse, che permetteranno a chiunque sia in possesso di uno smartphone e si trovi nei pressi delle istallazioni, di avere informazioni utili, in tempo reale, su qualunque tipo di evento che interessa oltre che l’intero territorio, anche più direttamente le immediate vicinanze.

Per meglio comprendere come l’attività di protezione civile oltre alla fase operativa necessiti di un’attività di comunicazione capillare che consenta di indirizzare la popolazione verso comportamenti virtuosi, che sono il primo elemento di abbattimento dei rischi - spiega l’assessore Taranta - basta pensare a come è strutturato il centro storico aquilano. Un centro storico che è frequentato spesso da migliaia di persone nonostante sia caratterizzato da moltissimi cantieri aperti e da diversi edifici puntellati. E’ sede di grandi eventi e di manifestazioni che si svolgono durante l’anno. E’ palcoscenico di due scenari diversi: uno diurno caratterizzato dalla presenza di maestranze, tecnici e progettisti di cantiere impegnati nella ricostruzione, dipendenti ed utenti di uffici, clienti e gestori di attività commerciali, residenti ed uno notturno caratterizzato da avventori dei locali, ospiti di hotel e B&B. Presenze queste che all’interno di un centro storico diventano rilevanti soprattutto alla luce della peculiare situazione.

L’estensione territoriale, poi, rappresenta un’ulteriore difficoltà per raggiungere la popolazione in maniera tempestiva in caso di qualsiasi tipo di rischio. Gli insediamenti abitativi sorti in seguito al terremoto, inoltre, presentano una presenza residenziale altissima, ma sono pressoché privi di servizi, rendendo gli spostamenti con mezzi delle persone una necessità imprescindibile, situazione che, in caso di emergenza, è un elemento di aggravio della criticità impedendo i soccorsi e bloccando le vie di fuga.

Gli edifici del centro storico che non hanno ancora subito alcun tipo di intervento rappresentano ad oggi il principale elemento di attenzione nella gestione del territorio in termini di protezione civile. Per di più le opere provvisionali eseguite non hanno efficacia illimitata nel tempo e necessitano di interventi costanti di manutenzione al fine di monitorare lo stato di dissesto degli immobili in attesa del loro recupero definitivo. Inoltre l’intero centro storico è interessato dai lavori per il riallestimento dei sottoservizi che comportano spesso la chiusura di interi quartieri. La zona riaperta al transito pedonale e veicolare, esclusivamente ai mezzi autorizzati, rappresenta uno spazio estremamente esiguo che non garantisce vie di fuga totalmente sicure.

Da ciò la necessità di costruire un sistema di comunicazione che sia capillare, tempestivo e certo per la popolazione, poiché il compito del Comune, in materia di protezione civile, non è solo l’intervento puntuale, ma anzi, quasi in maniera preponderante è il coordinamento di tutti i soggetti interessati dall’emergenza.

Il presente progetto – conclude l’assessore Taranta – rappresenta una risposta risolutiva a tutte queste problematiche, riducendo le difficoltà date dall’estensione territoriale grazie ad un sistema di comunicazione che possa assistere la popolazione in maniera tempestiva sin dalle primissime fasi dell’emergenza e che sia al contempo uno strumento di monitoraggio dei flussi in tempo reale. Uno strumento fondamentale al fine di prevenire crisi, attraverso un sistema di comunicazione a tutti i soggetti interessati (cittadini, imprese, esercenti…), che permetterà di aggiornare in tempo reale la situazione in essere. Ciò consentirà sia di evitare situazione di congestione nel quotidiano, sia di indicare repentinamente i comportamenti corretti da seguire e le vie di fuga e le aree di attesa da raggiungere.

Un ulteriore passo avanti, da parte di questa Amministrazione, a maggior tutela dei propri cittadini.

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