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Crollo del Ponte Morandi, un anno dopo; lettera del sindaco dell'Aquila, Biondi, a quello di Genova, Bucci: "Sempre vicini a voi, infrastrutture italiane troppo fragili"

14/08/2019

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha rinnovato i “sentimenti di vicinanza e solidarietà da parte di tutta la comunità dell’Aquila” ai cittadini di Genova, con una lettera indirizzata al primo Cittadino del capoluogo ligure, Marco Bucci, a un anno dal crollo del ponte Morandi.

“Alle 11.36 del 14 agosto dello scorso anno – ha scritto Biondi nella lettera indirizzata al sindaco Bucci – il crollo del viadotto di Polcevera (ponte Morandi) ha cambiato la vita dei tuoi concittadini e ha scosso profondamente L’Aquila e il suo territorio, i cui abitanti hanno sentito il dramma profondo dei genovesi come se fosse il loro. La sciagura che abbiamo vissuto il 6 aprile 2009, le vittime, il dolore, lo sconforto hanno iniettato negli aquilani un’empatia tale da poter avvertire come proprie le catastrofi che devastano altre comunità. Ci siamo stretti tutti quanti a voi. La tragedia di un anno fa ha portato via tante anime innocenti, ha costretto intere famiglie a lasciare le proprie abitazioni e ha dimostrato l’inconcepibile fragilità delle infrastrutture strategiche del nostro Paese”. Il sindaco Biondi ha ricordato come dieci anni fa “centinaia di edifici e di strutture pubbliche nel cratere aquilano sono crollate o sono state gravemente lesionate con il sisma, altrettanto è accaduto con i terremoti degli anni successivi nell’Italia centrale e con le altre catastrofi naturali. Vie di comunicazione e altre infrastrutture di rilievo sono state (e sono) al centro della preoccupazione generale. La tristissima vicenda del ponte Morandi ha poi comportato la necessità di verificare anche viadotti e punti critici di tante autostrade, tra cui di quelle che attraversano L’Aquila e l’Abruzzo”.

“Non può andare avanti così – ha osservato ancora Biondi – la gente ha diritto di andare a lavoro, a scuola, ovunque, e di tornare a casa in piena sicurezza. Noi sindaci abbiamo il compito, ingrato ma essenziale, di essere sempre in prima linea per sensibilizzare le autorità competenti a impegnarsi con azioni concrete per la salvaguardia dei cittadini”.

“I genovesi – ha concluso il sindaco dell’Aquila – devono riavere ciò che l’imperizia umana ha loro tolto”.

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