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Chiesta l'assegnazione al Comune del palazzo ex Ipab

20/01/2012

Al Commissario delegato e Presidente della Regione Abruzzo
Dott. Giovanni Chiodi
All’Assessore Regionale al Lavoro
Dott. Paolo Gatti


Carissimi,
come sapete il problema più importante per la Città dell’Aquila, alla luce della tragedia che l’ha colpita, è quello di andare, in tempi rapidi, alla ricostruzione del centro storico. Tuttavia un’attenta valutazione delle esperienze condotte in altre città italiane, anche se di dimensioni minori, colpite da analogo evento, rivela che pressoché mai, nonostante la ricostruzione degli edifici il centro storico sia riuscito a recuperare il ruolo che aveva, presentandosi al contrario vuoto soprattutto per l’assenza di attività direzionali, artigianali e commerciali. Ciò non dovrà assolutamente accadere per il centro storico dell’Aquila, che ricordo svolgeva una funzione fondamentale di coesione, incontro e vitalità dell’intera città territorio. È per questo che l’Amministrazione comunale si sta interrogando da tempo su come scansare questo rischio che ben si può definire mortale, interrogandosi soprattutto su come fare, in proiezione futura, a riportare nel centro, oserei dire a “costringere” a farlo, le migliaia di professionisti, artigiani e soprattutto commercianti che si sono ormai, sebbene in situazioni a volte di fortuna, localizzati altrove anche investendo dei capitali. La soluzione è una sola: far si che rapidamente nel centro storico tornino funzioni direzionali pubbliche che permetteranno così di popolarlo nel corso della giornata di migliaia di utenti ed impiegati. In questo modo, assicurando anche il rientro degli abitanti, siamo certi che gran parte degli spazi commerciali e direzionali privati verrebbero rapidamente rimpiazzati, o dagli stessi che ivi esercitavano la propria attività o da nuovi attori. Questo è il motivo per il quale nelle scorse settimane ho richiesto ufficialmente ai presidenti e direttori generali degli enti previdenziali nazionali di realizzare il “Palazzo del Welfare” localizzandolo nell’area ricompresa tra la Villa Comunale e Piazza Duomo, dove peraltro storicamente, fino agli anni novanta, era localizzato l’insieme di queste funzioni. Il Comune dell’Aquila è chiamato a realizzare un’unica sede. Alla luce delle considerazioni sopra esposte, questa Amministrazione intende realizzare la stessa nel centro storico. Per questo motivo sono a richiedere la possibilità di una cessione al Comune dell’Aquila, anche a titolo oneroso, dell’edificio noto come ex IPAB sito in Piazza palazzo, accanto a Palazzo Margherita sede ufficiale del Municipio. L’edificio ha riportato danni ingentissimi essendo completamente collassato nell’interno. Una pronta ricostruzione della sede comunale consentirebbe di restituirlo prontamente alla città; cosa che, se dovesse rimanere di proprietà dell’IPAB regionale, non so se sarebbe altrettanto rapidamente possibile, se non altro per una questione di reperimento di fondi. Sono a conoscenza che recentemente la Regione Abruzzo ha proceduto ad una riorganizzazione delle IPAB, e che ciò potrebbe comportare uno slittamento dei tempi circa una decisione di codesto ente rispetto alla mia richiesta. Poiché l’Amministrazione comunale è chiamata nelle prossime settimane alla stesura definitiva del Piano Strategico e di Ricostruzione, Vi chiedo se la Regione può ricercare un percorso accelerato al fine di comunicarmi se la vendita di quell’edificio è possibile in tempi sufficientemente brevi. Certo che abbiate compreso l’importanza e la strategicità dell’intervento, attendo fiducioso un sollecito riscontro.

Cordiali saluti,

L’Aquila, lì 19 gennaio 2012

IL SINDACO
Dott. Massimo Cialente

Allegato: lettera_Chiodi_Ipab[1].pdf (98 kb) File con estensione pdf

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