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Aree interne, il sindaco Biondi: "Anche in Parlamento si fa strada la consapevolezza dell'attenzione necessaria a queste zone troppo spesso dimenticate"

10/01/2020

Registro con estrema soddisfazione che, nel corso della seduta della Camera dei Deputati di mercoledì scorso, è stata presentata una mozione che avrà delle ricadute positive sui piccoli Comuni, in particolare quelli delle aree interne. L’onorevole Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia, è stato infatti il primo firmatario del documento che impegna il Governo ad adottare iniziative affinché la spesa per i segretari comunali sia posta a carico del bilancio del Ministero dell’interno, liberando risorse nei comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni.

Nella mozione si sottolinea che Anci e Uncem hanno già denunciato, a più riprese, la grave situazione di carenza dei segretari comunali sul territorio nazionale. Una situazione molto preoccupante, che trova particolare conferma in Abruzzo, dove – come segnalato dall’apposita sezione regionale attiva presso la prefettura dell’Aquila – le sedi di segreteria dei Comuni pari o inferiori a 3.000 abitanti sono 149 e di queste 125 sono vacanti: circostanza che comporta non pochi disagi per tanti sindaci e amministrazioni, costrette a ricorrere al classico “scavalco” dei segretari per garantire l’ordinaria attività amministrativa.

Al di là di questo, la mozione dell’onorevole Lollobrigida – che va ringraziato unitamente agli altri firmatari – dimostra come il percorso avviato dal Comune dell’Aquila stia facendo breccia ovunque, anche in Parlamento. Un percorso che ha trovato nella Carta dell’Aquila sottoscritta alla fine di novembre, oltre che da me, dai sindaci di Avellino, Ascoli Piceno e Carpi, e successivamente da tante altre istituzioni, un elemento fondamentale per il rilancio delle aree interne. Quelle aree che costituiscono la spina dorsale del Paese, che per troppo tempo sono state poste ai margini della realtà nazionale, e che invece ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’Italia. “Un sistema città-contado-periferia caratteristico del modo di vivere italiano” ha scritto Antonio Polito sulle pagine di “Sette”, il magazine del Corriere della Sera, parlando proprio della Carta dell’Aquila, “perché figlio della nostra storia e padre di alcune tra le nostre più grandi invenzioni: i Comuni”. Lo stesso giornalista sottolinea come anche le grandi città “non sarebbero le stesse se lasciassimo deperire la vitalità delle città medie”.

Sono sempre più convinto che abbiamo scelto la strada giusta e su questa strada dobbiamo continuare sempre più numerosi, perché le nostre zone possano essere considerate definitivamente per quello che sono realmente: protagoniste di primo piano del Paese.

Pierluigi Biondi

Sindaco dell'Aquila

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