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Coronavirus: L'Aquila, sindaco Biondi: "Premier Conte scarica ogni responsabilità su Comuni ed Enti locali"

29/03/2020

“Di fronte a un’emergenza sanitaria mondiale e a un complesso quadro economico nazionale, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha scaricato demagogicamente ogni responsabilità sugli enti locali, fornendo l’impressione distorta che questi saranno coperti d’oro”.

È la denuncia del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che in questo modo commenta le dichiarazioni rese nel corso della conferenza stampa di ieri in cui sono state annunciate le misure economiche per fronteggiare la crisi derivante dal contagio da Covid-19.

“In maniera del tutto spregiudicata, il premier ha mescolato due annunci che, oltre a unire fatti non connessi tra loro, stanno instillando nei cittadini la convinzione che i loro portafogli saranno presto riempiti grazie ai sindaci. – spiega Biondi – La realtà è ben diversa. Come già accaduto lo scorso anno verrà anticipata la liquidità, 4 miliardi di euro, derivante dallo sblocco del Fondo di solidarietà comunale, peraltro alimentato dagli stessi Comuni. Una misura ordinaria che il presidente Conte, sprezzante delle responsabilità che ha imputato in capo ai singoli municipi e ai primi cittadini, ha voluto abbinare al suggestivo annuncio di risorse, ulteriori 400 milioni, per l’acquisto di beni di prima necessità”.

“Nel caso specifico del Comune dell’Aquila, la quota spettante dei 4 miliardi rappresenta una mera anticipazione di cassa che non influisce in alcun modo sui nostri conti, visto che abbiamo approvato il bilancio di previsione entro il 2019, nei tempi di legge e senza proroghe. Si tratta di somme già iscritte nella contabilizzazione dell’ente. Quanto ai 400 milioni, sembra che per i Comuni come L’Aquila ci sarà uno stanziamento di 368mila euro euro ma non è affatto chiaro quale dovrà essere la platea di beneficiari e le modalità con cui sarà erogato il contributo una tantum. Una cifra utile, ma che rappresenta una goccia nel mare”.

“Faccio sommessamente notare che L’Aquila, 70mila abitanti, conta 28mila nuclei residenti, di cui i 500 più fragili sono già sostenuti dall'ente comunale che, peraltro, non conosce il dato di quanti percepiscono il reddito di cittadinanza perché ne è in possesso l'Inps. Ragioniamo di una somma inadeguata, di un provvedimento più che insufficiente, che si abbatterà sui Comuni già sommersi di responsabilità, mobilitati 24 ore su 24. A ciò si aggiungerà, a causa dell’improvvido annuncio, la delusione per un’aspettativa mancata da parte dei cittadini a cui, in realtà, il Governo sta facendo l’elemosina”.

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